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S’è detto tanto sui ritardi nelle inaugurazioni, molte supposizioni, poche certezze. Fino all’inizio di questa settimana, quando ha fatto capolino un documento ufficiale della polizia municipale. Sotto al titolo «Elenco abusi edili e lottizzazione riscontrati sul territorio del Comune di Napoli» è spuntata la definitiva certezza sui motivi che hanno fermato l’apertura dei due importanti punti vendita. Al rigo numero nove dell’elenco ufficiale presentato dai vigili viene segnalato un evento dello scorso 23 dicembre, proprio alla vigilia del Natale e delle inaugurazioni: «In Galleria Umberto I, ai civici dal 40 al 45 (le vetrine dei due negozi ndr) riscontrate opere edili di straordinaria manutenzione e restauro conservativo su immobile sottoposto a vincolo monumentale in difetto della preventiva autorizzazione della Soprintendenza Abap». Il numero di pratica è il 48848. Chi era presente quel giorno testimonia che c’è stato un blitz dei vigili al quale sarebbe stato presente anche personale della Soprintendenza; c’è chi addirittura sostiene che l’intervento sia stato sollecitato dalla stessa Soprintendenza, ma su questo non esistono certezze, perciò il dettaglio va derubricato. Anche perché, alla fine, il risultato non sarebbe cambiato. Stop a qualsiasi attività in attesa del perfezionamento della documentazione ufficiale che, però, è ottenibile solo dopo aver ottenuto il placet della Soprintendenza a tutte le opere già realizzate all’interno di entrambe le strutture.
Evidentemente l’iter per l’ottenimento dei permessi che secondo i vigili non c’erano, sta prendendo più tempo del previsto perché, allo stato attuale, non ci sono segnali di svolta e non ne arrivano dalle due aziende che stavano per inaugurare i punti vendita.
Mondadori e Starbucks, contattate dal Mattino, hanno risposto con brevi note alla richiesta di repliche ed eventuali puntualizzazioni sulla vicenda, preferendo entrambe non scendere nel dettaglio in attesa del superamento dell’impasse.
Anzi, per la precisione Mondadori, alla richiesta, ha spiegato di non avere nulla di ufficiale da dire e ha fatto semplicemente trapelare che «stiamo lavorando per rimediare ad errori tecnico/burocratici precedenti e siamo in dirittura d’arrivo», annunciando in tempi stretti una comunicazione ufficiale sulla prossima apertura nella Galleria.
Anche Starbucks, di fronte alla possibilità di intervenire sulla questione, ha semplicemente fatto ricevere al Mattino una brevissima nota dal sapore più pubblicitario che altro. Ve la proponiamo testuale, compreso il punto esclamativo finale: «Non vediamo l'ora di portare quanto prima la Starbucks experience ai clienti di Napoli e stiamo lavorando a stretto contatto con le istituzioni locali per farlo. Restate sintonizzati per scoprire la data ufficiale di apertura del primo store nella città del sole!». Resteremo sintonizzati, naturalmente, anche se avremmo preferito sapere cosa è accaduto e quali sono state le attività messe in campo per risolvere la questione.
Nel frattempo, dopo lo stop all’apertura delle due insegne che, da sole, sarebbero state in grado di trasportare la Galleria Umberto verso una necessaria rinascita, sono stati annunciati, e sono prossimi al via, gli interventi di restyling e di protezione del luogo. In fase di avvio i lavori sui lucernari e sulla pavimentazione che dovrebbero essere conclusi, nelle aspettative di palazzo San Giacomo, entro la fine del 2024. In fase di realizzazione il progetto esecutivo per i cancelli “artistici” che, di notte, dovrebbero vietare l’accesso dal lato di via Verdi, Santa Brigida e Angiporto.
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Il Mattino