Consigliere comunale multato nella zona a traffico controllato dell'aeroporto di Napoli

di Patrizia Capuano

MONTE DI PROCIDA - Multato nell’aeroporto internazionale di Capodichino, dove dal 12 settembre è attiva la Zona a traffico controllato, nonostante avesse parcheggiato...

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MONTE DI PROCIDA - Multato nell’aeroporto internazionale di Capodichino, dove dal 12 settembre è attiva la Zona a traffico controllato, nonostante avesse parcheggiato l’auto in un’area di sosta a pagamento. È accaduto al consigliere comunale Rocco Assante, il primo giorno in cui il dispositivo è entrato in vigore. La ztc consente di accogliere o accompagnare un passeggero permettendo di accedere per dieci minuti con la propria auto e sostare in stalli ad hoc (bacio al volo). Superando il tempo consentito scatta una multa. Se invece si usufruisce delle aree di sosta a pagamento non ci sono limiti e quindi non si dovrebbe ricevere alcuna sanzione. Il condizionale, alla luce dei fatti avvenuti, è d’obbligo. «Il problema è che, a quanto pare – racconta Assante - il sistema non avrebbe funzionato multando anche gli automobilisti che, come me, hanno sostato nei diversi parcheggi a pagamento presenti in aeroporto. Io ci sono stato martedì 12 settembre e ho preso una multa».

Una sanzione di 95 euro. E sembra non sia un caso isolato. «Ho contattato telefonicamente l'unità operativa in aeroporto della polizia locale – conclude Assante - Mi hanno detto che stavano ricevendo centinaia di chiamate simili». Gli operatori, a chi riferisce di aver avuto ingiustamente una multa, indicano di segnalare con una email a ztc@aeroportodinapoli.it. Nella zona a traffico controllato, nello scalo internazionale di Capodichino, un impianto di videosorveglianza cronometra la sosta dei veicoli. Se si superano i dieci minuti scattano sanzioni, previste dalla legge n.33 del 22 marzo 2012. Queste oscillano da 38 a 155 euro per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, da 80 euro a 318 per gli altri veicoli. Il sistema informatizzato nella Zona a traffico controllato è stato progettato e messo in atto da Gesac con Enac, Comune di Napoli e Comando di Polizia Locale.

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Il Mattino