Torre del Greco. Tutte le mattina si alzava prima dell'alba per acquistare il latte dalle aziende e poi rivenderlo agli esercizi commerciali della Campania, ma questa notte...
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Una tragedia che ha spezzato la vita al povero Miranda mentre si recava al lavoro e alla 22enne di Fuorigrotta Livia Barbato. Aniello Miranda, di Santa Maria la Bruna civico 76, era sposato e aveva due figli adolescenti e da tutto il vicinato, sconvolto per questa storia, era conosciuto come una persona tranquilla e onesto lavoratore. Miranda aveva una ditta individuale di commercio all'ingrosso registrata come "intermediari del commercio di prodotti alimentari, bevande e tabacco" e tra i suoi maggiori fornitori c'è l'azienda Yma-Latte e Yogurt che ha lo stabilimento principale a Pignataro Maggiore, a Caserta.
Rispettoso silenzio nella strada in cui abitava, in via Santa Maria la Bruna a poche centinaia di metri dalla parrocchia principale. «Lo conoscevo di vista- ha detto una signora - e lo vedevo sempre trasportare il latte. Una brava persona, senza dubbio, silenziosa e tranquilla». Duri i commenti su facebook dei concittadini di Miranda: «Questo criminale ha ucciso un nostro paesano - scrive A.F.- mentre si recava consacrificio a lavoro. Merita l'ergastolo».
I COLLEGHI - "The show must go on"- dicono i colleghi di Aniello Miranda, continuando a lavorare. Silenzio e incredulità presso la G.i.a.l Srl di via Bottari a Torre Annunziata, deposito vesuviano del latte Yma, in cui IL 48enne torrese ucciso stanotte sulla Tangenziale di Napoli era responsabile. "Alle 4 come ogni giorno si era recato qui da noi - dice Antonio (nome di fantasia) - aveva accompagnato il figlio che, chiuse le scuole, ci dà una mano, e si era messo in moto per raggiungere Pozzuoli dove si trova un altro nostro deposito. Poi dopo qualche ora ci hanno chiamato da Pozzuoli chiedendoci dove fosse Aniello e contemporaneamente la terribile notizia. Siamo senza parole, più che un collega era un amico: gentile ed educato e sempre pronto ad aiutare il prossimo. Dobbiamo continuare a lavorare ma da stamattina qui vige il silenzio: abbiamo la morte nel cuore". Aniello Miranda aveva un figlio 18enne che ogni tanto andava ad aiutarlo a lavoro ed una figlia 16enne. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino