Morto Alan Wurzburger, cantautore e fondatore di locali cult come «Buco pertuso»

Era un’icona del centro storico di Napoli e punto di riferimento di tutta la comunità buddista.

Morto Alan Wurzburger, cantautore e fondatore di locali cult come «Buco pertuso»
NAPOLI - È morto questa notte a 68 anni il cantautore napoletano Alan Wurzburger. Una notizia che ha lasciato tutti di stucco. Alan era coetaneo di Pino Daniele ed Enzo...

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NAPOLI - È morto questa notte a 68 anni il cantautore napoletano Alan Wurzburger. Una notizia che ha lasciato tutti di stucco. Alan era coetaneo di Pino Daniele ed Enzo Gragnaniello ed è cresciuto musicalmente negli anni ’70, durante il periodo della “Neapolitan power”. Ma non era solo un musicista. Alan era un’icona del centro storico di Napoli e punto di riferimento di tutta la comunità buddista. Wurzburger è stato tra i primi a praticare a Napoli il buddismo di Nichiren Daishonin. Da qualche anno andava avanti e indietro dalla Puglia, dove aveva trovato rifugio a Ceglie Messapica in provincia di Brindisi, in mezzo ai trulli, in un agri-camping conosciuto come "Sottoleucalipto".  

Il suo punto di riferimento è sempre stata la musica. Era molto amato e stimato per il suo carattere schietto e sempre sincero, a volte duro, come dura è stata con lui la vita. Per tanti giovani del centro antico di Napoli è stato una guida. Anni fa ha ridato vita a piazza Santa Maria la Nova con il suo locale "Aret a'palm". Qualche tempo dopo la chiusura di "Aret a'palm" trasferì l'attività a via Giovanni Paladino, aprendo "Buco pertuso".

Il primo ad aprire un locale in quella strada, che oggi è punto di riferimento della movida dei giovani del centro storico. Ceduta l'attività ad un gruppo di giovani amici si è dedicato anima e corpo alla sua musica. Tantissimi i messaggi di cordoglio sulla sua pagina Facebook. Poco fa, anche suo cugino, Gianfranco Wurzburger, ha scritto un post: «Questa notte mio cugino Alan ci ha lasciati. Purtroppo questa volta a lasciarci senza parole non è stata la tua musica. Continueremo ad ascoltarti! Riposa in pace».

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Il Mattino