Morto Giuseppe Del Barone: fu per sei volte presidente dei medici napoletani

Morto Giuseppe Del Barone: fu per sei volte presidente dei medici napoletani
All’età di 92 anni è morto all'ospedale Cardarelli dove era stato trasportato per un'insuffucienza respiratoria Giuseppe Del Barone, medico di...

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All’età di 92 anni è morto all'ospedale Cardarelli dove era stato trasportato per un'insuffucienza respiratoria Giuseppe Del Barone, medico di famiglia, già componente della segreteria nazionale della Fimmg, storico presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, (incarico ricoperto per ben 6 volte) e già presidente nazionale dell’Ente di previdenza dei camici bianchi (Enpam). È stato anche presidente eletto al vertice della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e odontoiatri italiani (Fnomceo). In questo ruolo ha dato una forte spinta alla riforma legislativa degli Ordini professionali, impresso un deciso impegno nello sviluppo della formazione medica continua, prevedendo un ruolo attivo dell’Ordine nella programmazione e nella formulazione degli indirizzi formativi. Degni di nota anche l’impegno a favore degli Ordini di piccole province e l’attenzione alle politiche europee della professione medica.


Del Barone ricopriva attualmente la carica di Presidente nazionale emerito dello Smi, il Sindacato dei medici italiani. Deputato dal 1996 al 2001, Del Barone, (che non ha mai nascosto simpatie monarchiche) è stato membro della Camera dei deputati nelle file di Forza Italia (dal 15 maggio 1996), del Centro cristiano democratico e poi dei Cristiani democratici uniti (dal 9 settembre del 1997) quindi nell’Udr (dal 9 marzo 1998) per chiudere la sua esperienza parlamentare nel gruppo Misto dal 28 ottobre 1998 al 29 maggio 2001. Sempre nelle file della Dc è stato più volte consigliere comunale a Napoli a metà degli anni Ottanta.


Padovano di nascita, trasferitosi a Napoli, sposato, due figlie, ha per gran parte della sua vita lavorato a Napoli dove aveva studio e abitazione in Piazza degli Artisti. Strenuo difensore del ruolo centrale del medico di famiglia nell’ambito dell’assistenza sanitaria territoriale e del Servizio sanitario nazionale ha partecipato attivamente, fino agli ultimi anni di vita, alle attività, funzioni e riunioni sindacali che ha sempre ricoperto da protagonista senza risparmiare energie. La forte personalità eclettica ed istrionica, le indubbie capacità dialettiche e relazionali, l’impegno politico costante, ne hanno senza dubbio caratterizzato la straordinaria longevità, non solo anagrafica ma anche sindacale e professionale.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino