Napoli, motocicletta incendiata accanto ai cassonetti: degrado e inciviltà nel cuore di Ponticelli

Napoli, motocicletta incendiata accanto ai cassonetti: degrado e inciviltà nel cuore di Ponticelli
«Che schifo» afferma una signora passando davanti all’ennesima micro-discarica di “monnezza” nel quartiere Ponticelli, nella periferia orientale...

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«Che schifo» afferma una signora passando davanti all’ennesima micro-discarica di “monnezza” nel quartiere Ponticelli, nella periferia orientale della città. Tappa il naso e avanza il passo per non respirare la puzza che proviene dai cassonetti. In via Gino Alfani - a ridosso di due scuole, del parco comunale e nei pressi di case e negozi - nei giorni scorsi gli incivili hanno sversato non solo i soliti sacchetti e gli ingombranti sul marciapiede e sulla carreggiata: c’è anche una motocicletta data alle fiamme di cui ora resta soltanto lo scheletro e uno pneumatico.

 
Quotidianamente accanto ai cinque cassonetti dell’indifferenziata la gente lascia qualsiasi tipo di oggetto. Un frigorifero e diversi pezzi in legno sono gli ultimi materiali che completano lo scempio a due passi dal corso principale di Ponticelli. Incredibile inciviltà diventata, purtroppo, quasi l’ordinario. Uno scenario al quale tanti si abituano. I cassonetti sono stati normalmente svuotati negli ultimi giorni ma con fatica l’azienda municipalizzata riesce a raccogliere i rifiuti lasciati a terra, specie se ingombranti non segnalati al call center per il prelievo. Per la motocicletta incendiata è tutto più complicato, trattandosi di un rifiuto speciale.
 
In via Gino Alfani non ci sono occhi elettronici ma soltanto quelli di qualche commerciante che, davanti allo scempio, prova a far rispettare le regole e a ridare dignità al posto segnalando gli sversamenti all'Asìa Napoli. Una battaglia persa di fronte all’inciviltà di commercianti, residenti e passanti che riempiono i bidoni già di mattina, non rispettando gli orari e nemmeno l’adeguata divisione dei rifiuti.

Un problema conosciuto e segnalato costantemente dai residenti stanchi del degrado e della puzza insopportabile generata dai rifiuti organici mischiati agli altri materiali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino