«Di fronte alle immagini notturne di violenze e di vandalismo, che nulla hanno a che fare con gli incontri giovanili, non riemerga il volto dell'Italia del fare finta....
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De Luca riconosce che «mesi di chiusure, di relazioni interrotte hanno pesato su ognuno di noi. C'è voglia di uscire, di respirare. Ma questa epidemia - sottolinea il governatore campano - ha cambiato il mondo, la gerarchia dei valori, la sensibilità delle persone. E non potrà essere messa tra parentesi ma ci obbliga a qualche riflessione più di fondo. Occorre abituarsi a pensare che nulla potrà tornare puramente e semplicemente come era prima».
Per questo, ritiene De Luca, «conviene allora pensare a forme di socializzazione all'insegna non più di una massificazione alienante, ma di una umanizzazione delle relazioni, di un rapporto più attento con l'ambiente, di una riscoperta dei valori di solidarietà. In questi anni abbiamo visto affermarsi troppo spesso modi di incontro tra i giovani segnati da uso di superalcolici, a volte droghe, al punto da perdere la stessa possibilità di comunicare, di parlarsi, di ascoltarsi. C'è da augurarsi - conclude De Luca - che i problemi di questi giorni siano anche per tutti un'occasione per riscoprire modi di incontro e di divertimento più semplicemente umani». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino