Movida senza mascherine. Discoteche a Coroglio, baretti a Chiaia, centro storico: un esercito di giovani, sabato sera, ha deciso di andarsi a divertire contravvenendo le...
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Nel cuore della city assembramenti ai tavolini ed in piedi. A essere senza mascherine, non soltanto i giovani intenti a bere il proprio cocktail o a fumare una sigaretta, ma anche gruppi di ragazzi che scambiavano semplicemente una chiacchiera. In questo caso la mascherina sarebbe stata necessaria, obbligatoria e anche un gesto di buon senso. Vicoletto Belledonne, via Cavallerizza, così come nel piazzale davanti al liceo Umberto a San Pasquale, giovani senza dispositivi di protezione individuali. Stesse scene di via Mezzocannone, il piazzale dell'Orientale, Quartieri Spagnoli. «Sul senso civico dei gestori non si può fare affidamento - tuonano dal comitato residenti Chiaia Viva e Vivile presieduto da Caterina Rodinò - Quindi i controlli e le sanzioni così come il presidio da parte delle forze dell'ordine sono necessarie oggi più che mai perché ne va della salute di noi cittadini». Al centro storico, assembramenti e mascherine queste sconosciute, nella zona di piazzetta Nilo e San Domenico Maggiore. Si va avanti con la musica fino alle tre del mattino e il distanziamento sociale è di fatto inesistente. I ristoranti nella zona del centro antico, continuano invece e mantenere gli elenchi degli avventori e la misurazione della temperatura corporea all'ingresso. «L'uso obbligatorio delle mascherine, in Campania ma troppi non le indossano - scrive Francesco Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde -. Ci arrivano da giorni decine di segnalazioni. Il centro di Napoli, ma anche l'hinterland. Non solo i giovani, ma anche uomini e donne in età matura e anziani. Sfugge purtroppo la pericolosità del momento e l'importanza di adottare comportamenti adeguati. Ne va non solo della salute di tutti ma significherebbe ripiombare in un nuovo lockdown di cui il territorio non ha bisogno. Dunque rimarca il consigliere regionale - cresce il numero dei contagi ma anche degli irresponsabili, di coloro che fanno fatica ad avere una condotta conforme alla necessità e in questo caso costituiscono la minaccia più insidiosa».
«Molti locali, come ci hanno segnalato in tanti - rimarca Borrelli -, continuano ad organizzare eventi con migliaia di persone come se nulla fosse. Attirano, ci dicono, i giovani e con pubblicità in cui garantiscono il distanziamento, ovviamente impossibile da far rispettare vista la mole di persone. Da uno studio americano è emerso che, se non indossassimo la mascherina, registreremmo circa 700 morti al giorno, un'ecatombe. Servono responsabilità e buonsenso per evitare l'esplosione dei contagi, Europa Verde si schiera a fianco dei cittadini che collaborano seguendo l'evolversi dell'emergenza, monitorando laddove il mancato rispetto delle regole dovesse portare a situazioni di criticità». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino