Movida violenta a Napoli: raid della babygang, turisti americani feriti

Movida violenta a Napoli: raid della babygang, turisti americani feriti
Erano almeno in dieci, tutti giovanissimi, e hanno scatenato la loro rabbia su tre turisti stranieri che sabato notte stavano per rientrare in albergo dopo aver passato la serata...

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Erano almeno in dieci, tutti giovanissimi, e hanno scatenato la loro rabbia su tre turisti stranieri che sabato notte stavano per rientrare in albergo dopo aver passato la serata a Chiaia, nella zona dei baretti. Ennesimo capitolo della storia infinita che racconta come una serata tra amici possa finire nel peggiore dei modi: cioè in ospedale. Movida senza freni. E adesso chissà che cosa racconteranno i tre ragazzi statunitensi, al loro rientro in patria, sulla disavventura vissuta a Napoli. Certo, certe cose possono accadere ovunque, ma intanto loro avevano solo provato a dissuadere il branco da un probabile tentativo di furto, e alla fine ne hanno fatto le spese.

Poco dopo le due dell'altra notte alla centrale operativa dei carabinieri arriva una telefonata che segnala una rissa (si appurerà poco dopo che si trattava invece di un'aggressione) in vico Belledonne a Chiaia: «Correte, fate presto, qui sta succedendo l'inferno, se le stanno dando di santa ragione». 

Giunti sul posto, i militari del comando provinciale verificano la versione dei pochi testimoni e delle vittime. Tutti raccontano che una decina di ragazzi, quasi sicuramente minorenni, avrebbero tentato di rubare lo scooter che il titolare del Più Trentanove aveva parcheggiato poco distante l'ingresso del locale molte ore prima. Ma che cosa è accaduto realmente? Le indagini tendono a verificare questa univoca versione. Di fondo resta il dubbio (e su questo potrebbero essere di conforto le immagini dei sistemi di videosorveglianza nella zona) se il gruppaccio di ragazzini volesse realmente rubare lo scooter o stesse piuttosto semplicemente danneggiandolo, così per gioco.

Resta il fatto che, qualunque cosa quella imbarazzante comitiva avesse in mente, quando i tre stranieri (tutti sui vent'anni) ha tentato di intervenire per dissuaderli dai loro propositi si è scatenata la violenza. Sopraffatti numericamente, i tre americani le hanno prese. Uno di loro è stato anche colpito alla testa con una bottigliata. Per fortuna le vittime non hanno riportato ferite gravi e hanno rifiutato anche il ricovero in ospedale. Indagini in corso da parte dei carabinieri della compagnia Napoli Centro per chiarire dinamica e individuare eventuali responsabili.

«Ancora una notte di violenza ai Baretti di Chiaia - commenta il consigliere regionale Francesco Borrelli - Non possiamo attendere che si consumi una tragedia prima di intervenire in maniera decisa nel fermare questa deriva criminale, è necessario affrontale la vicenda in maniera frontale. Chi deve retrocedere oggi è la criminalità, sono i violenti, i rapinatori, i piccoli e grandi delinquenti, le baby gang, per questa gente non possono esistere giustificazioni, chi fa il male di Napoli e dei suoi cittadini deve essere fermato». 

Quest'ultimo episodio dimostra come sia difficile controllare la movida in ogni suo aspetto, a Napoli. Anche sabato notte le forze dell'ordine presidiavano i punti critici del by night napoletano. Eppure è successo quel che è successo. A dimostrazione dell'impegno di chi è preposto ai controlli, ci sono i dati delle attività svolte dagli stessi carabinieri a Chiaia. Denunciato un 34enne cingalese che se ne andava in giro a piazza dei Martiri con un coltello da cucina agganciato alla cintola e nascosto dal giubbino. Due parcheggiatori abusivi denunciati alla riviera di Chiaia mentre estorcevano denaro agli automobilisti. Il titolare di uno dei baretti di Chiaia è stato multato perché ha violato l'ordinanza sindacale che impone la chiusura alle 2,30. All'ingresso non venivano controllati i Green pass e per questo sarà applicata anche la norma anti Covid. 

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Il Mattino