Presa di posizione culturale ed artistica del Ba-bar, locale di Chiaia divenuto in pochi anni punto di riferimento in città, che risponde agli episodi di violenza degli...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
"Alle armi, alla violenza, alla malavita, al banditismo - spiega Giordano, tra i soci fondatori del locale - non interessa ascoltare suoni non familiari o riempirsi gli occhi di ristoratrici immagini del mondo. Così sfidiamo il sistema malato con una protesta bianca che vuole far scoppiare i timpani non con uno sparo ma con il suono dei violini e allontanare le brutture con la vista immaginifica di visionari autori, per disinteressare chi non vuole bene a Napoli e disinnescare un circuito vizioso di paura e preoccupazione".
Il desiderio di agire e reagire è insito nella mission che anima il gruppo di amici fondatori del Babar che, dal 1998, hanno dato vita ad un progetto tutto partenopeo con società legate al mare e alla vela, una casa di produzione cinematografica, specializzata in giornalismo di inchiesta e in produzione di opere televisive e un luogo, il Ba-bar, a fare da collante, dove tutti sono i benvenuti, animali compresi. Il gruppo di giovani napoletani ha investito sulle potenzialità della città d'origine per non perdere mai il contatto con Napoli, pur se sparsi su varie latitudini. Non a caso il progetto del locale nasce dalla voglia di cambiare il mondo, parafrasando il testo di Gino Paoli "Quattro amici al bar". Ecco che, nel 2013, il Ba-Bar diventa un crocevia di cultura e idee, uno spazio di libertà e condivisione a cui tutti possono approdare e in cui tutti possono aver voce presentando le proprie opere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino