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Telefoni bollenti nella giornata di ieri sull'asse Roma-Napoli-Chiaia. Al centro c'è Barbara Preziosi, ex dirigente di Italia Viva passata poi con Per, l'associazione formata da Ettore Rosato ed Elena Bonetti che si sono legati ad Azione di Carlo Calenda. Ma non solo. Preziosi era soprattutto assessore nella prima Municipalità con deleghe a comunicazione, grandi eventi e siti Unesco. Il verbo è all'imperfetto perché ieri Preziosi ha ricevuto, via pec, la lettera di revoca dell'incarico dalla segreteria della presidente della Municipalità Giovanna Mazzone. La vicenda è tutta politica. Il passaggio dal partito renziano a quello di Calenda non è stato digerito dai dirigenti napoletani di Italia Viva che hanno chiesto prima le dimissioni all'assessore e poi la sua rimozione. Una vicenda che ha portato anche Bonetti a chiamare Gaetano Manfredi per chiedergli spiegazioni sul caso (Bonetti e il sindaco sono stati insieme ministri nel governo Conte II). Una chiacchierata in cui il sindaco ha spiegato che la decisione è stata presa in maniera autonoma dalla Municipalità.
Il caso
Eppure, la nomina ad assessore municipale, a Preziosi è stata affidata in quota “Azzurri - Italia Viva”, lista civico-politica che ha sostenuto Gaetano Manfredi nella sua elezione a Palazzo San Giacomo.
I protagonisti
Ma per capire bene l'intera vicenda, è bene dar parola ai protagonisti. Partendo dall'ormai ex assessore che racconta: «La presidente mi ha chiamato e mi ha comunicato la volontà di sostituirmi. Le ho detto che mi sarei dimessa, ma dopo poco mi è arrivata la Pec con la comunicazione della rimozione». E ancora. Preziosi, nel dirsi molto «dispiaciuta dai modi», aggiunge: «Ho ricevuto nei giorni scorsi una telefonata da Cesaro jr che mi ha detto di dimettermi perché la casella da assessore spettava ad Azzurri-Italia Viva». Versione a cui Armando Cesaro, da alcune settimane responsabile Enti Locali di Italia Viva, replica: «Le ho solo fatto notare che di fronte alla lettera dei consiglieri municipali dopo il suo cambiamento di partito, sarebbe stato opportuno politicamente dimettersi, anche per mantenere un buon rapporto umano». Sulla stessa scia la presidente Mazzone: «Scegliere gli assessori è una mia prerogativa. Di fronte ad una lettera di uno dei gruppi più importanti della mia maggioranza, ho il dovere di tenere gli equilibri in Consiglio». La vicenda avrà anche risvolti politici. Enzo Varriale, riferimento campano di Per, annuncia: «Sono cambiati gli equilibri in tutti i consigli municipali, ma non abbiamo mai chiesto rimpasti o caselle. A questo punto chiederemo una revisione di tutte le Giunte». Leggi l'articolo completo suIl Mattino