MARANO. «Tutto sarà all'insegna della trasparenza e della legalità, il Comune sarà una casa di vetro». È la prima dichiarazione...
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La triade resterà in carica per 18 mesi. La città, in pratica, tornerà al voto nella primavera del 2019. Repucci sarà stabilmente a Marano, mentre i suoi collaboratori, Greco e De Caro, si alterneranno durante la settimana. Le problematiche da affrontare sono numerose, ma un'indicazione di massima è arrivata proprio da uno dei componenti della triade. «Bisognerà concentrarsi soprattutto sulle questioni riguardanti il personale e gli uffici comunali - ha sottolineato il funzionario Francesco Greco - Altre criticità sono ben note. Ho avuto modo, fin da subito, di imbattermi in una delle tante grane che assillano il territorio: il dissesto del manto stradale. Reppucci, Greco e De Caro subentrano al viceprefetto Franca Fico e al sub commissario Anna De Luna, giunte in città nove mesi fa, all'indomani delle dimissioni del sindaco forzista Angelo Liccardo. L'insediamento della nuova commissione è soltanto il primo passo di un percorso che, almeno sulla carta, si presenta tutt'altro che agevole. I nuovi commissari dovranno fare i conti con tematiche e problematiche annose, alcune delle quali seguite con attenzione anche dalla magistratura napoletana. Il caso dell'area industriale, in parte sequestrata dalla Procura, è sicuramente il più eclatante ed emblematico.
I commissari dovranno decidere sulla revoca della concessione alla società, la Iniziative industriali di Sant'Antimo, che ha realizzato i capannoni e le opere di urbanizzazione, in gran parte ritenute non a norma o non collaudate. Dovranno inoltre far eseguire le ordinanze di chiusura delle attività disposte dal Tar e pronunciarsi su un'altra vicenda in odore di camorra: i lavori nel cimitero di via Vallesana, monitorati da una curatela giudiziaria, ma fermi al palo da oltre un anno.
Altre decisioni dovranno essere assunte sul fronte degli allacci idrici abusivi e sul numero impressionante di evasori dei canoni idrici mai stanati dagli uffici comunali. C'è poi la partita interna. Chi sostituirà i funzionari e i dirigenti in partenza e come saranno colmati gli altri vuoti in organico? Con ogni probabilità, almeno per l'ufficio tecnico e il comando dei vigili, si farà ricorso alle procedure per l'assunzione di personale a tempo determinato. Qualche cambio, inoltre, potrebbe essere disposto in alcuni uffici. Quali? Tributi, avvocatura, urbanistica, ragioneria e lavori pubblici. Molto dipenderà, naturalmente, dalla lettura delle motivazioni che hanno spinto il Consiglio dei ministri a deliberare lo scioglimento dell'ente per infiltrazioni mafiose. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino