C'era una volta Napoli Est, viaggio sotto il cavalcavia degli orrori di via De Roberto

Fare un tour tra i rifiuti, il degrado e la prostituzione non è tanto difficile a Napoli. Basta percorrere i due chilometri di via De Roberto, nell’area industriale...

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Fare un tour tra i rifiuti, il degrado e la prostituzione non è tanto difficile a Napoli. Basta percorrere i due chilometri di via De Roberto, nell’area industriale di Poggioreale. Qui si viene “catapultati” in una tremenda realtà alternativa, dove non ci sono regole e dove il caos distorce la realtà.


Sotto il cavalcavia della strada statale del Centro Direzionale è facile imbattersi in grandi piramidi di rifiuti, ai margini di una lingua d’asfalto che corre attraverso erba incolta, piloni fatiscenti e decine di volti di “ragazze in vendita”. E non è certo un caso se questa sia una delle strade scelte per girare alcune scene della prima serie di Gomorra. Uno scenario “perfetto” per fotografare il degrado della città, simbolo di indifferenza e incapacità delle amministrazioni territoriali. Qui tutto è abbandonato e i pirati dei sacchetti vomitano ogni giorno i loro rifiuti.
 
Una volta in via De Roberto c'erano le attività più fiorenti del polo industriale di Poggioreale; oggi ci sono solo strutture abbandonate, cattedrali che ospitano vagabondi e clochard.

«Quest’area era tra le più promettenti di Napoli», ricorda l’attivista ed ex consigliere municipale Giovanni Gemito. «Oggi invece - continua - qui è pericoloso anche solo camminare in auto. Di giorno ancora resistono le poche attività commerciali che ci sono, ma la notte diventa centro di prostituzione e piazza di spaccio. Le richieste di intervento sono state tante e inviate a tutti gli organi competenti ma bonificare la zona è veramente impossibile. Osserviamo questo scempio tutti i giorni e ci sentiamo impotenti di fronte a questa immobilità». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino