Napoletani e immigrati in piazza per dire no al razzismo dopo il raid di Macerata

Napoletani e immigrati in piazza per dire no al razzismo dopo il raid di Macerata
«La provenienza non determina violenza», «stop razzismo», «vogliamo parlare». Dietro questi slogan si è aperto il corteo...

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«La provenienza non determina violenza», «stop razzismo», «vogliamo parlare». Dietro questi slogan si è aperto il corteo antirazzista che si è radunato a piazza Trieste e Trento. In piazza sono scesi i napoletani e un folto gruppo di richiedenti asilo. «Siamo arrabbiati per quello che è successo a Macerata - ha detto un ragazzo nigeriano - Luca Traini ha sparato su sei ragazzi innocenti. È un caso di razzismo e non possiamo accettarlo in Italia che è un luogo di pace. Non sono stato in tante altre città italiane ma Napoli è una città antirazzista e per questo scendiamo in piazza. Sabato andrò anche a Macerata».

 
Nel corteo anche alcuni militanti di Potere al Popolo, dei centri sociali e tanti migranti di varia provenienza. Dalla prefettura il corteo si è mosso attraverso le vie dello shopping fino a piazza Dante. «Vogliamo far sentire la nostra voce in città e sensibilizzare le istituzioni e la popolazione all'antirazzismo» ha detto una manifestante.
 
«Siamo scesi in piazza perchè per noi questi omicidi hanno un mandante preciso - dice un'altra mentre regge lo striscione - e sono le politiche destrose di Salvini e della Lega. Siamo sgomenti per lo spazio e l'agilità politica che vengono date a formazioni dichiaratamente fasciste come Casapound e Forza Nuova. Siamo in un paese antifascista con una costituzione antifascista che abbiamo difeso. Stiamo difendendo lo spirito della democrazia». Intanto continua la mobilitazione sui social per organizzare gli autobus che sabato porteranno gli attivisti da Napoli a Macerata. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino