Napoli, abbattuti i pini del parco Virgiliano: spuntano le postazioni dei «guardoni»

Emerse postazioni di "guardoni" al parco Virgiliano.
Questo mese di ottobre appena trascorso ha visto cambiare per sempre l’aspetto del parco Virgiliano a Posillipo, un viale simbolo della città. Era da tempo che i...

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Questo mese di ottobre appena trascorso ha visto cambiare per sempre l’aspetto del parco Virgiliano a Posillipo, un viale simbolo della città. Era da tempo che i residenti della zona segnalavano lo stato di salute - evidentemente preoccupante - dei caratteristici filari di pini mediterranei che costeggiavano “l’otto” inferiore del viale Virgilio e di via Tito Lucrezio Caro. Così giunge la perizia tecnica degli agronomi del Comune di Napoli, che dispongono l’abbattimento di più di 100 alberi: i pini sono malati di un pernicioso parassita, anche a occhio nudo si nota che nemmeno una foglia è verde e che i tronchi sono secchi.


«È stato un miracolo che non sia caduto niente in strada - dice l'operaio in tuta bianca che provvede all'operazione di taglio - questi alberi non hanno più radici, si tenevano a terra solo dal cemento, appena ho cominciato a segare la base, mi sono accorto che quasi si sbriciolava». Complice la tempesta del 29 ottobre, la situazione di abbattimento è andata avanti anche senza boscaioli, adesso l’aspetto del parco è cambiato per sempre.

Ma c’è un fenomeno che è emerso da questi fatti, l’abbattimento dei pini ha portato alla luce delle vere e proprie postazioni di “guardoni”: posizionati alle spalle degli (ex) alberi sulle collinette di terrapieno che costeggiavano la strada, nascosti dai grossi tronchi e accomodati su sedioline disposte in fila, ogni dieci metri l’una dall’altra, corredati da materassini e rami appendi abiti, i signori della notte godevano dello spettacolo che “il parco dell’amore” mette in scena, quotidianamente, da tempo immemore. Il signor Strato, proprietario di uno chalet e memoria storica del parco, riferisce che i guardoni ci sono sempre stati, che “venivano anche da fuori Napoli”, dice, ma che neppure lui poteva immaginare una tale organizzazione.
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Il Mattino