Napoli. Accende il fuoco nella chiesa abbandonata per cucinare: 44enne ustionato. Ecco dove vive

Napoli - Tenta di accendere un fuoco per cucinare ma si ustiona. È successo ieri sera intorno alle 19.30 a Napoli, quartiere Pianura, protagonista un 44enne che vive in una...

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Napoli - Tenta di accendere un fuoco per cucinare ma si ustiona. È successo ieri sera intorno alle 19.30 a Napoli, quartiere Pianura, protagonista un 44enne che vive in una chiesa abbandonata in via Jose Maria Escrivà.

“Ho cercato di accendere un fuoco per cucinare qualcosa” – ha dichiarato Salvatore Romano, l’uomo di nazionalità italiana, senza fissa dimora, che cerca di sopravvivere occupando alcuni locali in disuso della vecchia parrocchia di San Lorenzo a Pianura – “stavo usando dell’alcool e improvvisamente una ciotola con olio bollente mi si è rovesciata addosso bruciandomi la mano e soprattutto la gamba destra”. Questa è la triste storia raccontata direttamente dal protagonista dell’incidente.

Ieri sera sono intervenuti sul posto i Vigili del Fuoco e gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Pianura. L’uomo trasportato, con l’autoambulanza, al centro grandi ustioni dell’ospedale Cardarelli è stato dimesso stamattina alle 11.30. E’ sensibilmente provato e stanco Salvatore e ha bisogno di riposare. Purtroppo ritornerà a farlo in quello “stabile degli orrori” dove neanche parassiti e ratti riescono a sopravvivere.

Dal filmato che abbiamo girato si vede chiaramente lo stato di abbandono del posto: la chiesa, a forma di anfiteatro, con le gradinate per i fedeli e al centro quello che rimane dell’altare; uno scheletro di un motorino giace in quella che una volta era la sacrestia; al piano superiore ci sono vecchie aule dell’asilo che un tempo ospitava i bambini del quartiere e che oggi ospita materassi e rifiuti di ogni genere; c’è sangue a terra e soprattutto un fetore da rendere l’aria irrespirabile. Qui vive Salvatore Romano:
una vita passata prima nelle vicine case popolari (case gialle), poi la perdita dei genitori, un lavoro perso e mai ritrovato e infine l’alcool lo hanno trascinato nel baratro. Tira avanti grazie all’aiuto di alcuni abitanti delle case popolari che spesso gli portano cibo e acqua, come testimonia un volontario della nuova chiesa di San Lorenzo, che è a pochi passi.


E’ stato dimesso stamattina Salvatore Romano. Gli hanno prescritto alcuni medicinali da assumere: antibiotico (levoxacin 500), seleparina (0,6 ml) e paracetamolo (1000), e lo hanno invitato a un controllo il 13 gennaio prossimo (“con impegnativa asl autorizzata”). E’ chiaro che i soldi per comprarsi i medicinali non li ha. Né, tantomeno, può produrre al prossimo controllo l’impegnativa autorizzata. Insieme con l’uomo vive la sua fidanzata, una donna di nazionalità polacca che, secondo quanto dichiarato, è incinta. Chiunque può e vuole aiutarli sa dove trovarli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino