La notizia della sua presunta morte era diventata virale sui social, i commercianti di via Toledo erano sicuri della sua dipartita, alcuni politici avevano commentato mestamente...
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L'annuncio della sua dipartita su Facebook era stato lanciato da Antonio Cafasso, responsabile del centro Colosimo. A quel punto, tantissimi i messaggi di cordoglio per quello che è da sempre considerato l'ultimo "sciuscià" partenopeo, un mestiere antichissimo che risale al dopoguerra, sono fioccati in Rete. Parliamo di un uomo che ha lucidato le scarpe di migliaia di persone, compresi molti personaggi famosi di cui era divenuto amico. De Sica, Rino Marcelli, Antonio Bassolino, Gigi D'Alessio, Vincenzo De Luca: quante scarpe sono passate sotto la sua spazzola. Ogni giorno arrivava da Casoria in prossimità della Galleria Umberto I per prestare servizio con la sua scatola di attrezzi che definiva "'a nennella". Una vita trascorsa per strada, rinverdendo uno dei mestieri più antichi di Napoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino