Napoli, all'ospedale Pellegrini ennesima violenza contro medici e infermieri: «Siamo stufi di stare in trincea»

Napoli, all'ospedale Pellegrini ennesima violenza contro medici e infermieri: «Siamo stufi di stare in trincea»
Ennesimo episodio di violenza all'interno del pronto soccorso dell'ospedale dei Pellegrini. Il nosocomio della Pignasecca oggi intorno alle 18.00 è stato teatro di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ennesimo episodio di violenza all'interno del pronto soccorso dell'ospedale dei Pellegrini. Il nosocomio della Pignasecca oggi intorno alle 18.00 è stato teatro di un violento scontro verbale tra un uomo ricoverato in codice verde e i sanitari che lo tenevano in cura. L'uomo, secondo quanto raccontato dagli stessi operatori sanitari, stanco di quella che ha ritenuto essere una attesa troppo lunga, ha prima dato in escandescenze ed è poi passato alle vie di fatto, colpendo con un pugno il vetro divisorio del reparto che ospita il pronto soccorso. La furia cieca dell'uomo si è fortunatamente fermata con l'atto vandalico, ma si tratta di episodio che ha fatto suonare l'ennesimo campanello d'allarme negli ospedali napoletani. 

Proprio il pronto soccorso dell'ospedale della Pignasecca, infatti, quattro giorni fa era stato al centro di un episodio pressoché identico - un paziente che, stanco dell'attesa, ha dato sfogo alla violenza - che ha però visto un infermiere avere la peggio, con tre giorni di prognosi. 

«Siamo stanchi di stare continuamente in trincea - denuncia un giovane operatore sanitario che, per timore di ritorsioni, ha preferito mantenere l'anonimato - alla mercè di chiunque voglia sfogare la sua rabbia contro il personale sanitario. Noi facciamo di tutto per offrire un servizio degno all'utenza, ma dall'altra parte bisognerebbe anche comprendere che siamo esseri umani e che abbiamo diritto ad un minimo di comprensione. Questa sera - continua - si è verificato un ennesimo episodio violento che fa coppia con un episodio altrettanto violento che si è registrato a inizio settimana. Venire a lavorare sta diventando sempre più un terno al lotto - continua ancora il giovane professionista - e dobbiamo sperare ogni giorno di riuscire a tornare a casa sani e salvi dopo una giornata di lavoro».

Gli episodi di violenza - anche feroce - sono ormai all'ordine del giorno negli ospedali napoletani. Ormai nessun ospedale sembra essere al riparo dalle intemperanze di una utenza sempre più violenta. Le guardie giurate all'interno degli ospedali possono poco o nulla e, in ogni caso, non sono sufficienti ad arginare la furia cieca che si scatena contro i medici e contro il personale sanitario. L'ospedale dei Pellegrini negli ultimi mesi sembra essere diventato un vero e proprio campo di battaglia, con risse, feriti e danneggiamenti di suppellettili da parte di pazienti violenti o dei loro accompagnatori. Il gran numero di episodi violenti che si stanno registrando negli ospedali ha spinto il Governo a correre ai ripari con una legge ad hoc contro le aggressioni ai camici bianchi. La norma, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 9 settembre 2020 ed entrata in vigore il 24 settembre dello stesso anno, però, non è riuscita a porre un freno alle aggressioni nei reparti. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino