Napoli, far west a Mergellina: ​tre agguati, nessuno denuncia

Sparatorie alla Torretta, nel mirino esponenti dei clan Strazzullo e Frizziero: i raid ordinati da Miano

Nuovo allarme a Mergellina
Via Cucca come un inferno. Strada lunga, vicolo stretto ma significativo sotto il profilo della viabilità, è una strada che taglia in due - da nord a sud - una zona...

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Via Cucca come un inferno. Strada lunga, vicolo stretto ma significativo sotto il profilo della viabilità, è una strada che taglia in due - da nord a sud - una zona popolare come il rione Torretta di Mergellina. Un inferno notturno, stando alle ultime informative di polizia giudiziaria. Tre agguati (o “stese”) consecutivi in tre notti, a ridosso dello scorso fine settimana. Un volume di fuoco alto, ma nessuna denuncia, quanto basta ad alimentare un crescendo di attenzione da parte delle forze dell’ordine. Spari contro edifici, portoni e finestre nel mirino, c’è già una pista. Chiara la prima valutazione sotto il profilo investigativo: ad essere finiti nel mirino alcuni soggetti legati agli Strazzullo e ai Frizziero. Scenario criminale che sa drammaticamente di già visto.


Come negli anni Novanta, si rivedono gli stessi segnali: spari e intimidazioni, in un’area che cuce interessi diversi, che lega le due Napoli, quella borghese e altolocata, ma anche quella dei bassi e dei piccoli insediamenti commerciali. Restiamo alle indagini. C’è un’ipotesi investigativa abbastanza chiara, che viene battuta in queste ore dalla Dda di Napoli: in almeno due dei tre episodi di far west registrati in questi giorni ci sarebbero interessi criminali radicati alle porte di Napoli. Un assalto da parte dei gruppi confinati nell’area nord, che da sempre detengono la leadership sull’intera area metropolitana. E che da sempre puntano al controllo delle zone bene della città. Camorra in azione. Più nello specifico, la traiettoria criminale ricostruita è questa: da Miano a Mergellina, per consolidare interessi che fanno gola a tutti. Detto in modo più diretto: regìa e moventi degli agguati sono radicati tra Miano e Secondigliano, dove clan storici puntano a controllare affari illeciti tra lungomare e gettonati chalet.

Non solo droga, non solo spaccio al minuto. In ballo, come appare chiaro ormai da tempo, ci sono altri introiti e canali economici, qui a Mergellina come in altre zone della città. Pressing camorristico su locali e appartamenti, per controllare la gestione di esercizi commerciali, con un occhio di riguardo a bed and breakfast o a pub aperti nelle ore della movida. Inchiesta condotta dalla Dda di Napoli, si lavora su una sorta di doppio binario investigativo: da un lato il pressing per il controllo delle attività economiche apparentemente pulite; dall’altro, l’ipotesi di riciclaggio, vero e proprio contatto naturale tra il mondo delle professioni e quello del crimine organizzato. Come a dire: servono attività pulite per riciclare denaro sporco.  

Ma torniamo a quanto avvenuto di recente in via Cucca. Siamo tra il 14 e il 16 luglio scorsi, quando si registrano tre episodi a distanza ravvicinata. Spari di notte, sempre a ridosso dell’asse viario che cuce i bassi di Mergellina con la parte alta del quartiere, andando verso corso Vittorio Emanuele. Gli spari hanno riguardato le abitazioni di soggetti ritenuti vicini a un gruppo storico, sotto il profilo criminale, radicato in zona Torretta: un gruppo che da sempre è ritenuto non in buoni rapporti con la cosiddetta Alleanza di Secondigliano, a sua volta una confederazione criminale ora più che mai ritenuta al vertice del sistema camorristico cittadino. Dinamiche antiche, che si riproducono negli ultimi giorni, alla luce di alcuni episodi tutt’altro che secondari: ci sono state delle scarcerazioni, che hanno consentito ad alcuni soggetti legati ai Frizziero-Strazzullo di tornare in libertà. Equilibri precari, scattano gli avvisi a colpi di raid e agguati. 


È accaduto otto giorni fa, un venerdì notte, poi nelle due serate successive. C’è una particolarità che non è sfuggita agli inquirenti: tanti colpi esplosi nello stesso vicolo, tanto silenzio. Denunce zero, neppure di quelle anonime. Nessuno ha ritenuto opportuno allertare polizia o carabinieri, in un crescendo di tensione che stride con la vitalità che sta vivendo l’intera zona. Siamo a Mergellina, tra i vicoli popolari della Torretta, che ha subìto una trasformazione evidente negli ultimi due anni: ristoranti, pub, alberghi e b&b. E non è tutto. A rendere più appetibile la zona, anche le recenti opere di restyling che hanno interessato l’intera zona, con marciapiedi ampi e maggiore spazio alle aree pedonali. Parliamo di una frontiera ambita, specie per chi ha il problema di dover ricollocare soldi di provenienza illecita. Quanto basta a fornire una chiave di lettura obbligata a proposito di far west notturni e silenzi omertosi.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino