OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Il Madre di Napoli celebra Lawrence Carroll (Melbourne 1954 - Colonia 2019), artista vissuto tra gli Stati Uniti e l'Italia, con la prima mostra antologica dalla sua scomparsa: 80 opere raccontano la storia, la ricerca e le inquietudini di un interprete cosmopolita della ricerca pittorica, a cura di Gianfranco Maraniello (fino al 5 settembre al Museo d'arte contemporanea Donnaregina).
Nelle sue opere sono presenti temi e maniere della pittura contemporanea negli Stati Uniti, da Jasper Johns a Robert Ryman, da Ad Reinhardt a Robert Rauschenberg, come della scultura di Donald Judd e Carl André; partendo dalla progressiva cancellazione di immagini preesistenti, Carroll arriva a stesure di colore bianco simili alla tela stessa. «Siamo orgogliose di presentare al Madre questo omaggio a Lawrence Carroll, - affermano la Presidente Angela Tecce e la Direttrice Kathryn Weir - progetto espositivo che si inserisce nella tradizione delle grandi mostre che il museo ha dedicato a protagonisti della ricerca artistica contemporanea.
«Lawrence Carroll ha un ruolo eminente nella storia dell'arte americana per avere mostrato orizzonti e aperture oltre l'impasse dei dogmatismi teorici che avevano sostenuto gli impianti di modernismo e postmodernismo fino alla metà degli anni Ottanta» dice Gianfranco Maraniello, curatore della mostra. Nei suoi quadri Carroll ha continuato a interrogare gli strumenti dell'arte, tagliando e ricombinando porzioni di tela dove le cuciture sembrano disegni o ferite, innestando oggetti organici o inorganici , fiori, foglie, guanti, scarpe, la polvere del suo studio Tra i suoi lavori più recenti una serie di fotografie esposte precedentemente soltanto in occasione di una mostra presso la Fondazione Rolla (Svizzera), oltre ad alcuni disegni inediti (black drawings). La mostra è realizzata in collaborazione con Lucy Jones Carroll per l'Archivio Lawrence Carroll, che dichiara «Che questa prima e importante retrospettiva dell'opera di Lawrence sia ospitata dal museo Madre di Napoli, la sua città italiana preferita, un luogo così vicino al suo cuore, è un sogno!»
Leggi l'articolo completo suIl Mattino