Le mani della camorra sugli alloggi di edilizia popolare. Non è il primo né sarà l’ultimo caso, ma quello scoperto ieri dai carabinieri del comando...
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Succede a Napoli, in quella parte dell’area occidentale - Soccavo - che resta da mesi sorvegliata speciale per tutto ciò che in un recente passato è accaduto e per i timori di una nuova fiammata di faide di camorra tra clan rivali. E non a caso accade in uno dei «fortini» utilizzati dalle cosche per garantirsi l’impunità nello spaccio di droga.
Durante uno dei controlli disposti nell’ambito del controllo del territorio dal comandante provinciale dell’Arma, Ubaldo Del Monaco, i militari della compagnia di Bagnoli hanno passato al setaccio alcuni locali, box e abitazioni di un complesso edilizio popolare all’interno del Rione Traiano. In un appartamento al secondo piano di via Catone, la scoperta. I carabinieri hanno fatto irruzione in quella casa che, almeno sulla carta e stando ai dati ufficiali dell’anagrafe, risultava disabitata. Così non era, invece. L’abitazione era arredata, e ora sono in corso accertamenti e verifiche per capire chi la occupasse effettivamente. Nella camera da letto i carabinieri hanno scoperto, sotto il materasso di un letto matrimoniale, una mitragliatrice «Skorpion» e materiale per confezionare droga. Non è finita. Trovate all’interno del covo anche 171 cartucce e un caricatore contenente 22 proiettili. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino