Napoli. Biblioteca dei Girolamini, apertura straordinaria dopo gli scandali

Napoli. Biblioteca dei Girolamini, apertura straordinaria dopo gli scandali
Riapre, dopo tre anni dalla bufera giudiziaria che ha travolto il suo ex direttore, la biblioteca dei Girolamini. I sigilli giudiziari saranno tolti, eccezionalmente, domenica...

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Riapre, dopo tre anni dalla bufera giudiziaria che ha travolto il suo ex direttore, la biblioteca dei Girolamini. I sigilli giudiziari saranno tolti, eccezionalmente, domenica 11, in occasione della Giornata nazionale delle biblioteche, e per poche ore uno dei più preziosi tesori librari sarà restituito ai napoletani.




L'evento - intitolato «Per ricominciare...» - è stato fortemente voluto dal Direttore Generale Biblioteche e Istituti Culturali Rossana Rummo e anche dalla stessa Procura della Repubblica di Napoli - con la collaborazione del Fai-Delegazione di Napoli, e dell'Associazione Italiana Editori - per dare un segnale forte e simbolico alla città: il messaggio di un work in progress che è in piena evoluzione, dopo il saccheggio compiuto ai danni del fondo librario da parte dell'ex direttore Massimo De Caro.



Nel 2012 la scoperta delle condizioni disastrose della biblioteca. E da qui l'intervento dei carabinieri che posero sotto sequestro la biblioteca - contenente oltre 150 mila titoli, tra cui 94 incunaboli, 5 mila cinquecentine e numerosi manoscritti, di cui circa 6.500 composizioni e opere musicali - e la conseguente indagine che si è conclusa con la condanna di De Caro in via definitiva a sette anni e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per aver trafugato un numero ancora imprecisato di volumi e averli venduti illegalmente. Una triste vicenda che ha aperto una ferita profonda nella coscienza dei cittadini, anche perché si è consumata alla fine di un lungo periodo di chiusura della biblioteca amata da Giambattista Vico e da Benedetto Croce.



«Abbiamo trovato la biblioteca in una situazione da day after - ricorda Mauro Giancaspro, che fu nominato custode giudiziario della biblioteca subito dopo il sequestro e nuovo direttore dall'allora ministro Ornaghi - una devastazione che era stata messa in atto non si sa se per coprire meglio le mancanze o perché fosse in atto un generale ripensamento della biblioteca. Abbiamo allestito una task force per avviare un lavoro in parte compiuto, a partire dalla bonifica e dalla disinfestazione, ma quello che resta da fare è ancora tanto. Abbiamo recuperato diversi archivi ma sarà necessaria una risistemazione complessiva». La riapertura serve, dunque, soprattutto per mostrare ai cittadini che si sta lavorando e si sta facendo di tutto per restituire questo tesoro alla città e perché, come sottolinea lo stesso Giancaspro, «si riaccenda l'amore dei napoletani per questa biblioteca, semmai si fosse spento».



La visita durerà quattro ore e sarà guidata e riservata a piccoli gruppi per volta: si partirà dalla Sala del Camino, per passare per la Sala C, la Sala Bellucci, fino alla Sala Vico. «Avremmo voluto aprirla a più persone e per più tempo - spiega l'attuale direttrice della biblioteca Silvana Gallifuoco - ma si tratta di una struttura ancora sotto sequestro e la nostra intenzione è quella di mostrare almeno le sale storiche. Inoltre sarà allestita anche un'esposizione dei cimeli della biblioteca, con un manoscritto miniato e qualche manoscritto del fondo musicale, in due teche chiuse».



Parlare di tempi di riapertura definitiva è, naturalmente, azzardato: «Vogliamo ricominciare - sottolinea la direttrice - lo vogliamo fortemente, ma c'è ancora tanto lavoro da fare e c'è ancora da verificare con esattezza quello che manca. Ma l'apertura straordinaria è un primo passo per arrivare al nostro obiettivo».



L'apertura-evento sarà anticipata da una preview, sabato 10 alle 11, alla quale parteciperanno, oltre a Rossana Rummo e ai vertici della biblioteca, anche il Segretario generale del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Antonia Pasqua Recchia.
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Il Mattino