Si chiama Diego Oddati Menna l'uomo arrestato a San Gennaro Vesuviano, per detenzione di materiale esplodente. Un personaggio sospetto, ritenuto tifoso dell'Isis...
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Stanato sulla scorta di una serie di post via Facebook, aperto con nomi diversi tra cui Michele Menna o Diabolik U Siccu, nei quali aveva condiviso il video della decapitazione operata dai militanti Isis, augurandosi che soggetti dello Stato italiano facciano la stessa fine. Parole e testi allarmanti, che hanno spinto i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna ad intervenire e ad operare un arresto. Oggi è atteso dinanzi al gip di Nola, per la convalida, mentre il ministro dell'interno Angelino Alfano si cogratula con i carabinieri per il risultato ottenuto nella lotta al terrorismo.
Trent'anni, una casa tappezzata di poster e ritagli di giornale su mafia e camorra, una sorta di ammirazione per il latitante di Cosa nostra Matteo Messina Denaro, Menna è un commerciante di fuochi d'artificio. Ma aveva anche materiale esplosivo detenuto illegalmente: 146 micce di varie lunghezze collegate a inneschi, congegni elettronici per l’azionamento a distanza di esplosivi e un telecomando di attivazione, 3 mortai di fabbricazione artigianale e una centralina pirotecnica di controllo, 3 bossoli di artiglieria da 50 cm. E batterie di tubi di lancio di varia dimensione. Allertato il pool antiterrorismo di Napoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino