Il gruppo di militanti dell'Arcigay di Napoli lo ha cercato per giorni, con appelli disperati e richieste di aiuto, poi oggi ha appreso che Vincenzo non c'è...
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«Sono giorni che vivevo con dolore, con angoscia e anche con paura dopo essere stato martedì scorso dai carabinieri di Parete insieme ad Heven - racconta in un post su Facebook Antonello Sannino, presidente Arcigay Napoli - Sapevo di questa stretta sulle indagini, e avevo il terrore potesse esserci questo tragico epilogo per questo avevamo chiesto collaborazione in queste ore alla comunità lgbt. Ho avuto anche paura, la sera sono stato anche contattato in privato su facebook dalla persona che credo sia la persona sospettata dell'eventuale omicidio». Parla di «eventuale» perché tra gli amici di Vincenzo c'è ancora la remota speranza che sia ancora vivo. «La confessione e il video che incastra Ciro riducono le nostre speranze al lumicino - continua Sannino - però ancora non è stato ritrovato il corpo e ancora non ci possiamo credere».
La fiaccolata è un modo sentito per ricordare l'amico ma anche l'occasione per riflettere sullo starano caso delle morti e sparizioni sospette che in pochi mesi ha colpito la comunità lgbt campana che chiede chiarezza e grande attenzione alle Istituzioni su questa che per l'Arcigay di Napoli è una vera e propria emergenza sociale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino