Alcuni quartieri della città stanno sperimentando in questi giorni una recrudescenza della tanto temuta crisi dei rifiuti di iervolininana memoria. Non solo le periferie -...
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Via de Liguori, ma anche piazza Poderico - dove i residenti si autotassano per sostituire i sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine - e le immediate prossimità delle scuole del quartiere i punti "caldi" che necessiterebbero di un incremento del servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Rifiuti che, denunciano gli stessi cittadini,macerano al sole e finiscono per attirare topi e insetti i quali, a loro volta, costringono i cittadini a tenere chiuse ermeticamente porte e finestre.
«Anche i cittadini di questo quartiere sono napoletani e pagano le tasse - la denuncia del presidente dell'associazione Vivere il Quartiere, Enrico Cella - al pari dei residenti del lungomare, di via Verdi o di piazza Municipio. Abbiamo il diritto di non essere considerati cittadini di serie b solo perchè siamo al di fuori dei principali flussi turistici. Napoli siamo anche noi - prosegue - le istituzioni cittadine provvedano al più presto ai bisogni di una enorme comunità che non vuole essere abbandonata al suo destino. In ogni caso di certo non stiamo ad aspettare gli interventi di chi si ricorda di noi solo in campagna elettorale - l'affondo di Cella - e più volte i residenti del quartiere si sono rimboccati le maniche per provvedere personalmente a sopperire alle carenze di Asìa. Una dimostrazione di senso civico e amore per il territorio che non deve essere ignorata dal sindaco de Magistris».
Proprio l'associazione patrocinata dall'ex consigliere Municipale Cella negli scorsi giorni aveva fatto la voce grossa contro il pericoloso accumulo di rifiuti ingombranti all'esterno della scuola Imbriani, una delle più importanti e frequentate del quartiere. Rifiuti scaricati nottetempo da parte di incivili che approfittano delle maglie larghe nei controlli da parte della polizia ambientale che si trova a fronteggiare una lotta impari con incivili e abusivi provenienti da ogni parte della città e che ormai conoscono a memoria i luoghi dove abbandonare rifiuti di ogni tipo e dimensione senza rischiare sanzioni.
Il Mattino