Pistole, coltelli e katane: ​a Napoli numeri record

Il dossier dei carabinieri sul traffico di armi: negli ultimi otto mesi 225 aggressioni

Coltelli e katane sequestrate dai carabinieri
La linea rossa è stata superata da tempo. Se non bastavano le cronache quotidiane che descrivono l’“inferno Napoli”, con le aggressioni, i ferimenti, gli...

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La linea rossa è stata superata da tempo. Se non bastavano le cronache quotidiane che descrivono l’“inferno Napoli”, con le aggressioni, i ferimenti, gli omicidi, le baby gang ed una percezione della sicurezza che cala progressivamente nei cittadini, ora a confermare la gravità della situazione arriva anche un rapporto dell’Arma dei carabinieri. Un dossier che spiega bene quanto delicato e difficile sia diventato operare un capillare controllo del territorio, svolgendo ill duplice ruolo della prevenzione e della repressione.



A Napoli (e, più complessivamente, nell’area metropolitana), nonostante tutti gli sforzi profusi si è in presenza ancora di fronte a un numero significativo di aggressioni con armi da fuoco e da taglio. Nel corso di quest’anno, si sono registrate 175 aggressioni con armi da fuoco e 50 aggressioni con armi da taglio. Il picco dei sequestri si è registrato proprio d’estate, nel mese di agosto. Lo si apprende dalla ricerca statistica svolta dai militari dell’Arma. Il comando provinciale ribadisce il suo impegno costante nella lotta contro il traffico illecito di armi e nell’educazione dei giovani sui pericoli legati al loro uso. La sicurezza dei cittadini - si assicura - resta una priorità assoluta, e “si continuerà a lavorare instancabilmente per garantire una normalità dei comportamenti”. 

In una nota diffusa dal comando provinciale guidato dal generale Enrico Scandone si legge che «i militari sono da sempre impegnati nella prevenzione e nell’educazione dei giovani contro l’uso delle armi». In questo contesto, sono state condotte numerose iniziative nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile, durante le quali sono stati forniti consigli e distribuite locandine e brochure che mettono in evidenza i rischi connessi all’utilizzo delle armi. 

Non solo pistole e lame. Oltre alle armi da fuoco e da taglio, sono state confiscate anche 45 altre armi improprie che rappresentavano un potenziale pericolo per la pubblica incolumità come tirapugni, mazze e nunchaku. Armi rinvenute e sequestrate specie durante i servizi ad Alto impatto effettuati dai Carabinieri durante la movida in danno di ragazzini. 

Non stanno mancando le scoperte e i sequestri anche nei servizi straordinari di controlli del territorio eseguiti di iniziativa o disposti dalla Prefettura. Quartieri Spagnoli, Caivano, Torre Annunziata sono solo alcuni dei centri sui quali si sono concentrate le operazioni dell’Arma. Gli ultimi sono quelli effettuati appena due giorni fa e l’altra notte nei quartieri della periferia occidentale, dove gli investigatori hanno setacciato le strade e le aree comuni di Bagnoli, Fuorigrotta e del rione Traiano immediatamente dopo i 29 arresti effettuati dai militari del comando provinciale di Napoli che hanno di fatto decapitato il clan Sorianiello. Altri numeri, altri casi: sempre al Rione Traiano - nella zona occidentale della città - nelle tasche di un 24enne è stato trovato un coltello a serramanico, e nella piazza di spaccio di via Catone denominata “99” i militari del nucleo operativo della compagnia di Bagnoli hanno rinvenuto una pistola revolver calibro 38 con matricola abrasa. Durante queste operazioni, sono state arrestate 79 persone per il reato di porto e detenzione illegale di armi, tra cui - dato ancora più inquietante - sette minori. Altre 121 persone sono state denunciate a piede libero per lo stesso reato e di questi sono 11 i minori. 

L’Arma è da sempre in prima linea nell’affrontare il capitolo della prevenzione, soprattutto nei confronti dei minori a rischio. Ed è per questo che si concentra sull’ambito scolastico. «Un impegno - sottolinea il comando provinciale partenopeo - che sta proseguendo con l’inizio dell’anno scolastico. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli ribadisce il suo impegno costante nella lotta contro il traffico illecito di armi e nell’educazione dei giovani sui pericoli legati all’uso delle armi. La sicurezza dei cittadini è una priorità assoluta, e si continuerà a lavorare instancabilmente per garantire una normalità dei comportamenti».

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Il Mattino