Napoli, il 15enne arrestato per l'aggressione ad Arturo è un parente dell'assassino di Taglialatela

Napoli, il 15enne arrestato per l'aggressione ad Arturo è un parente dell'assassino di Taglialatela
Un filo rosso sangue abbraccia episodi drammatici della storia criminale di Napoli negli ultimi tredici anni. Grazie all’arresto del terzo presunto componente del branco che...

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Un filo rosso sangue abbraccia episodi drammatici della storia criminale di Napoli negli ultimi tredici anni. Grazie all’arresto del terzo presunto componente del branco che avrebbe aggredito e ferito Arturo (denunciato anche un quarto aggressore, under 14), si scoprono contatti tra vicende che risalgono ad un passato ormai remoto. A finire oggi in carcere, per la storia di Arturo, è un ragazzino parente dell’uomo sospettato di aver ucciso lo studente universitario Claudio Taglialatela, ammazzato al Rettifilo nel 2005, solo per aver provato a difendersi durante una rapina del cellulare. Una rapina culminata nell’omicidio di uno studente, esattamente come era accaduto lo scorso dicembre in Via Foria, dove Arturo ha rischiato di essere ucciso in un istintivo tentativo di difendere il proprio telefonino.

 
Una storia che si ripete: tredici anni fa, la morte di Claudio Taglialatela da parte di un rapinatore che - particolare non secondario - si tolse la vita in cella, impiccandosi con un lenzuolo a un tubo dell’acqua calda in carcere; tredici anni dopo, il 18 dicembre scorso in via Foria, uno suo stretto parente - oggi 16enne - è in carcere per una sanguinaria rapina di cellulare che avrebbe potuto uccidere un altro studente. Indagini della Mobile del primo dirigente Luigi Rinella, c’è un quarto aggressore che non è imputabile: ha meno di 14 anni ed è legato da rapporti di parentela con un boss del rione Sanità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino