Un filo rosso sangue abbraccia episodi drammatici della storia criminale di Napoli negli ultimi tredici anni. Grazie all’arresto del terzo presunto componente del branco che...
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Una storia che si ripete: tredici anni fa, la morte di Claudio Taglialatela da parte di un rapinatore che - particolare non secondario - si tolse la vita in cella, impiccandosi con un lenzuolo a un tubo dell’acqua calda in carcere; tredici anni dopo, il 18 dicembre scorso in via Foria, uno suo stretto parente - oggi 16enne - è in carcere per una sanguinaria rapina di cellulare che avrebbe potuto uccidere un altro studente. Indagini della Mobile del primo dirigente Luigi Rinella, c’è un quarto aggressore che non è imputabile: ha meno di 14 anni ed è legato da rapporti di parentela con un boss del rione Sanità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino