Napoli, minorenni e coltelli: arrestato 15enne a Ponticelli

Decisivo il ruolo dei genitori: hanno accompagnato l'aggressore in caserma

La campagna del comando provinciale carabinieri di Napoli
Arrestato a 15enne dopo la denuncia dei genitori. Sono stati i carabinieri della stazione di Ponticelli a eseguire il fermo emesso dalla Procura per i minorenni di Napoli a...

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Arrestato a 15enne dopo la denuncia dei genitori. Sono stati i carabinieri della stazione di Ponticelli a eseguire il fermo emesso dalla Procura per i minorenni di Napoli a carico di un 15enne accusato del ferimento di un 19enne commesso il 14 gennaio scorso in corso Ponticelli.

Durante un litigio scoppiato per futili motivi, il 15enne avrebbe colpito più volte la vittima con un coltello. Cinque i giorni di ricovero per il 19enne, 15 quelli di prognosi prescritti.

Le incessanti indagini, supportate dall’analisi delle immagini di videosorveglianza registrate in strada, hanno subito un’accelerata quando il minore, accompagnato da genitori e avvocato, si è presentato presso il comando stazione carabinieri di Ponticelli dichiarandosi spontaneamente autore materiale del ferimento. 

Ancora coltelli, dunque, al centro delle cronache cittadine. I carabinieri del comando provinciale di Napoli conducono da sempre controlli quotidiani per evitare la diffusione delle armi tra i più giovani. Armi da sparo ma soprattutto coltelli, pugnali e lame facilmente occultabili nelle tasche dei pantaloni.

Ai controlli è abbinata parallelamente la pressante sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi pubblici più frequentati. Attraverso la diffusione di immagini evocative e forti, raccolte in un poster e in una brochure destinata alle scolaresche, il comando provinciale carabinieri di Napoli ha voluto lanciare un messaggio semplice ma d’impatto: “La prima vittima sei tu!”. Chi preme il grilletto o impugna un coltello, chi ferisce avvelena la vita altrui ma soprattutto la propria. 



Tornando ai controlli, sono quotidiani i sequestri di armi da taglio e da sparo. Nel conto anche quelle a salve e quelle giocattolo senza tappo rosso. Perché la loro concreta inoffensività – spesso sconosciuta alle vittime – non ne riduce il potere fortemente intimidatorio.

Lo dimostra l’arresto recente di due 18enni al Vomero. Avevano appena compiuto tre rapine utilizzando proprio una pistola scenica, impossibile nella concitazione comprendere se si trattasse di un’arma giocattolo o vera. 

Oppure quello di poche ore fa a Boscoreale, dove un 16enne e un 18enne hanno rapinato il dipendente di una pompa di benzina impugnando una pistola scenica senza tappo rosso. 

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Il Mattino