Napoli, calpestata l'arte: ​il lungomare diventa discarica

Napoli, calpestata l'arte: il lungomare diventa discarica
Dieci ore per completarla e sei o sette per cancellarla. L'opera dell'artista francese Jr, noto in tutto il mondo per le sue installazioni scenografiche, si decompone...

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Dieci ore per completarla e sei o sette per cancellarla. L'opera dell'artista francese Jr, noto in tutto il mondo per le sue installazioni scenografiche, si decompone sotto i centomila passi dei camminatori del lungomare. Perché quei tremilacento volti in formato sei per tre appiccicati nella notte e nella mattinata di sabato sul tratto d'asfalto che corre da piazza Vittoria a Borgo Marinari quando sbadiglia l'alba della domenica sono già ridotti quasi tutti in brandelli.

 
«Che peccato», si rammarica Francesco Semmola, fotografo d'architettura. «D'accordo, un'opera del genere è pensata per essere cancellata, ma forse i napoletani non l'hanno capita tanto. Per questo l'hanno maltrattata». Sono desolati anche Marco e Carmen, rispettivamente ingegnere aerospaziale e chimica farmaceutica: «È una bella cosa, o meglio lo era. Una volta realizzata, bisognava proteggerla». Antonio, che ha ventun anni e fa il cameriere in un ristorante in via Partenope, racconta: «Stamattina (ieri per chi legge, ndr) alle 9 davanti all'ingresso abbiamo trovato un cumulo di carta: le abbiamo dovute rimuovere per restituire decoro ad uno dei posti più belli della città».
 
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