Reddito di cittadinanza sospeso, gli assistenti sociali: «Abbiamo paura, temiamo aggressioni»

Lettera inviata anche al governatore De Luca

Proteste per la sospensione del reddito di cittadinanza
Dopo la sospensione del reddito di cittadinanza da agosto a circa 160mila famiglie, gli assistenti sociali della Campania - dove i percettori cui è stato tagliato il...

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Dopo la sospensione del reddito di cittadinanza da agosto a circa 160mila famiglie, gli assistenti sociali della Campania - dove i percettori cui è stato tagliato il sussidio sono quasi 37mila - temono ripercussioni ed anche di essere aggrediti. Per questo hanno già scritto, tra gli altri, al governatore Vincenzo De Luca e ai cinque prefetti della Regione per essere tutelati. L'sms col quale si informa l'interessato della sospensione del reddito, rimanda infatti ad una «eventuale presa in carico dei servizi sociali», che ieri sono stati presi d'assalto in molti Comuni della Regione. E la presidente degli assistenti sociali della Campania, Gilda Panico - dopo aver ricordato che già a caldo è intervenuto il presidente nazionale Gianmario Gazzi «su una questione che crea problemi infiniti e certo non per colpa di noi operatori» - oggi rimarca, «ove mai ce ne fosse ancora bisogno, la gravità della situazione in cui saranno coinvolti gli uffici di servizio sociale di tutti i Comuni e ambiti territoriali della Regione Campania».

È questo il motivo «per cui abbiamo inviato una nota congiunta al governatore De Luca, all'assessore regionale Fortini, al presidente dell'Anci e ai 5 prefetti per evitare azioni di aggressione agli assistenti sociali» e per lamentare che «non sono state individuate delle adeguate linee guida». «Intanto per lunedì - conclude Panico - abbiamo programmato un confronto online con gli assistenti sociali interessati proprio per ascoltare le loro esigenze ed intervenire poi presso gli organi competenti».

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Il Mattino