Gli uomini della Squadra Mobile della Questura partenopea questa mattina hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Istituto Penitenziario...
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Dalle incessanti indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, è emersa l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere composta da diversi minori, il cui obiettivo era di affermare la propria supremazia nel quartiere Vomero, avvalendosi di minacce e di spedizioni punitive armate, senza risparmiare aggressioni fisiche per lo più nei confronti di coetanei che affollano il quartiere soprattutto nel fine settimana nelle strade della movida.
All’individuazione degli autori del gravissimo reato si è giunti grazie alla complessa e incessante attività investigativa della polizia che ha ricostruito, in dettaglio, la dinamica della feroce aggressione, avvenuta in Via Scarlatti.
In particolare la giovane vittima era in compagnia di quattro coetanei, suoi amici, che in via Scarlatti, angolo via Alvino, nei pressi del noto locale Mac Donald, quando veniva avvicinato da un folto numero di giovani, che, avendo appreso che non erano della zona, decidevano di passare alle vie di fatto, accerchiando i ragazzi fino a colpirli con inaudita violenza. Tre delle cinque vittime prese di mira riuscivano a fuggire, mentre gli altri due riportavano lesioni più gravi. In particolare, uno di loro veniva colpito ripetutamente al petto con un coltello del tipo a farfalla, tanto da dover essere sottoposto, con urgenza, a un delicato intervento chirurgico, con grave pericolo di vita per la giovane vittima.
Il 24 marzo scorso venivano eseguiti dal Commissariato Vomero i primi cinque provvedimenti restrittivi emessi dall’autorità giudiziaria, con quattro ordinanze cautelari a carico di 4 minorenni, e un fermo a carico di un maggiorenne.
A seguire il 15 giugno lo stesso Commissariato eseguiva altra misura cautelare restrittiva nei confronti di un sesto soggetto, maggiorenne.
Questa mattina la Squadra Mobile ha aggiunto ai sei giovani, F.A., diciotto anni compiuti ad agosto, e D.D.A., diciassette anni. Dovranno rispondere del reato di tentato omicidio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino