Napoli, baraccopoli e discariche abusive a Fuorigrotta: «Non c’è più sicurezza, bisogna intervenire»

Di giorno in giorno crescono tra i giardinetti di via Cerlone, baraccopoli, sversamenti abusivi, materassi e tende dei senzatetto. Oggi alle spalle dell’ex mercatino...

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Di giorno in giorno crescono tra i giardinetti di via Cerlone, baraccopoli, sversamenti abusivi, materassi e tende dei senzatetto. Oggi alle spalle dell’ex mercatino rionale di Fuorigrotta è una vera propria discarica a cielo aperto.

«Non c’è più sicurezza, siamo da sempre in balia del caos. -dichiarano alcuni abitanti della zona che hanno preferito rimanere anonimi-. Protestiamo da anni ma nulla è cambiato. Anzi in più occasioni siamo stati anche minacciati e così non possiamo andare avanti perché abbiamo famiglia. Ecco perché chiediamo ancora una volta aiuto alle istituzioni».

«Nella zona si possono trovare i resti di tantissimi rifiuti, compresi quelli pericolosi e potenzialmente tossici che potrebbero danneggiare gravemente l’ambiente», continuano a denunciare alcuni residenti.

Un tempo via Cerlone, era un fiore all’occhiello di Fuorigrotta, i mercatini sono sempre stati una caratteristica della città, uno dei suoi simboli, frequentatissima dai residenti del quartiere e non solo.

Oggi, però, l’ex mercatino è una zona abbandonata a sé stessa, e per mancanza di sicurezza non può essere frequentata. Difatti l’intera area ha assunto le sembianze di una discarica abusiva.

«Abbiamo dei clochard che si sono accampati, ovvero cucinano, fanno i loro bisogni, dormono. Usano i giardinetti come una vera e propria casa, provocando un vero e proprio degrado, -denuncia l’attivista Patrizia Cortese-, ci sono persone che si drogano e ubriacano e non indossano mascherine, per cui questa strada è diventata invivibile e poco sicura».

Lungo la strada ci sono immondizie ovunque, fogliame sparso, alberi che necessitano di potatura, cestini stracolmi, aiuole incolte oltre a frequentazioni da parte di senza fissa dimora, spesso ubriachi, che scelgono questa piazza come orinatoio o dormitorio.

L’area ovest della città, è diventata una delle zone più difficili della città, come se non bastasse, spesso si riuniscono babygang e microcriminalità nel quartiere, per corse clandestine con scooter e spaccio.

Ad oggi non ci sono telecamere e controlli in zona, dopo l’ennesima denuncia dai cittadini, non resta che aspettare e sperare che arrivi l’intervento delle istituzioni.

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Il Mattino