Batteri sempre più resistenti agli antibiotici. Un trend diffuso in Europa, anche in Italia, specialmente in Campania e nelle regioni meridionali “Una situazione...
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Il professor Tascini è stato uno dei relatori, assieme al Direttore U.O. di Malattie Infettive al Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, al convegno tenutosi nei giorni scorsi, per la presentazione di Zerbaxa, una nuova terapia antibiotica (prodotto da Msd) per contrastare l’avanzata dei batteri multiresistenti, tra cui Escherichia Coli, Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa, il 70% di tutti i patogeni Gnam-negativi, causa di infezioni al tratto urinario. Il farmaco, è stato recentemente approvato dall’Aifa e per ora sarà utilizzato solo in ospedale. In due trial clinici, il primo, testato su 1083 pazienti con complicate infezioni alle varie urinarie, ha portato all’eliminazione dell’infezione nell’85% dei casi.
Nel secondo trial condotto su quasi mille pazienti con problemi intraddominali, ha provocato la guarigione del 94% dei casi (stesso dato della terapia di confronto, il meropenem), mostrando un buon profilo di tollerabilità e sicurezza. “Questo farmaco è un’innovazione terapeutica rispetto a quelle disponibili ed è una valida alternativa all’uso dei carbapanemici, i selettori più potenti di germi Gnam-negativi multiresistenti nell’intestino dei pazienti ricoverati in ospedale ha concluso il professor Tascini.
La nuova opzione terapeutica si presenta quindi come un valido strumento per disinnescare il fenomeno dell’antibiotico resistenza che rende i batteri insensibili a questi farmaci, praticamente invincibili.
Il Mattino