Presentata alla stampa la mostra sui "Beni culturali invisibili" al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Cento le sculture...
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Cento le sculture esposte, che raccontano parte della storia della Campania, osservabili all'interno di una teca in vetro costruita per l'occasione.
Grande soddisfazione da parte del MANN per questa iniziativa promossa dal Mibac e finanziata dalla Fondazione Telecom Italia. I tesori - sino a poco tempo fa custoditi all'interno delle sale cosiddette "Imperatore" - ora potranno essere ammirati dai turisti in visita nella città di Napoli già da domani mattina.
L'esposizione è il risultato finale del progetto 'Storage- beni culturali invisibili' del Mibact finanziato da fondazione Telecom Italia (la teca è costata 320mila euro), partito cinque anni fa e che coincide con l'avvio della direzione dell'Archeologico di Paolo Giulierini, uno dei nuovi manager alla guida dei principali musei italiani ora divenuti autonomi.
«Questo è un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, che è poi la sfida del futuro - ha detto il neo direttore presentando l' iniziativa - posso dire che con me non si apre un nuovo corso ma un nuovo corso si inserisce nel lavoro importante, serio e meticoloso fatto fin ora. Mi sento un privilegiato - ha voluto ribadire il 46 enne etruscologo aretino - Autonomia non vuol dire isolamento ma versatilità, dinamismo, rapporti sempre migliori con Mibact e enti locali. Il museo non deve essere una 'monade' ma relazionarsi con la città, essere a servizio dei cittadini».
Prime tappe della sua gestione dovrebbero essere la riapertura della sezione egizia e un progetto di comunicazione. Intanto c'è da festeggiare il completamento dell'iniziativa sui 'beni culturali invisibili', diretta da Valeria Sanpaolo «il destino di queste opere era finire nei nostri grandi depositi, abbiamo invece deciso di recuperale» spiega la curatrice raccontandone la vicenda.
Queste statue infatti per anni avevano accolto i visitatori nel grande atrio, dove erano state portate per sgombrare le sale a mano a mano che proseguivano i lavori di consolidamento, che vanno avanti dagli anni 70.
Il Mattino