Napoli, blitz degli ambientalisti al Villaggio Coldiretti: «Stop greenwashing»

La protesta di un gruppetto di attivisti del collettivo antispecista Spazio Animale

Blitz degli ambientalisti al villaggio di Coldiretti a Napoli. Un gruppetto di attivisti del collettivo antispecista Spazio Animale, insieme ai ragazzi di Fridays For Future...

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Blitz degli ambientalisti al villaggio di Coldiretti a Napoli. Un gruppetto di attivisti del collettivo antispecista Spazio Animale, insieme ai ragazzi di Fridays For Future Napoli e Lea ClimaX, ha fatto incursione questo pomeriggio ad un incontro su giovani ed ecoansia, promosso in occasione della tre giorni.

Il convegno, presenziato da due deputati di Fratelli d’Italia, Gimmi Cangiano e Marco Cerreto, è stato interrotto al grido di «ma quale ambiente ma quale clima Coldiretti uccide e inquina». Nel corso dell’azione di protesta non sono mancati momenti di tensione con manifestanti prima insultati e poi spintonati fino all’uscita. Diversi attivisti sono stati letteralmente portati via di peso dalla vigilanza presente all’interno del villaggio. Alcuni, invece, nel corso del parapiglia sono rimasti anche contusi. Solo il successivo intervento delle forze dell’ordine ha portato al ripristino della normalità. L’evento è poi proseguito.

I giovani, provenienti da collettivi ambientalisti e antispecisti cittadini, accusano la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana di greenwashing. Puntando il dito contro i vari partner della manifestazione come: Granarolo, Gruppo Cremonini e Parmigiano Reggiano. Tutti, dicono i promotori della contestazione, «più volte sanzionati per le condizioni degli animali rilevate nei loro allevamenti nel nord Italia».

«Coldiretti – chiarisce Alessia, attivista del collettivo Spazio Animale – sta portando avanti da anni attività di lobbing, attraverso campagne antiscientifiche e attività di disinformazione, greenwashing e pinkwashing, con il coinvolgimento di grandi multinazionali. Sappiamo benissimo che la prima causa dell’inquinamento atmosferico e ambientale è generata dall’industria lattiero casearia e dall’industria della carne».

Gli antispecisti, inoltre, attaccano Coldiretti anche per aver scelto come main partner Eni. In quanto il colosso del fossile «è stato di recente premiato con una nuova licenza per l’esplorazione del gas naturale nel territorio palestinese occupato dal governo israeliano, contribuendo al genocidio in atto». «Pretendiamo una conversione del sistema alimentare – dicono - in un sistema veramente sostenibile e accessibile per tutti e che si smetta di sostenere qualsiasi azienda che contribuisce al depauperamento delle terre, e dei popoli oppressi».

La protesta, naturalmente, ha suscitato una forte onda di disapprovazione tra i delegati di Coldiretti. A replicare è Enrico Parisi, presidente nazionale di Coldiretti Giovani presente al momento del blitz: «Stavamo realizzando un convegno per discutere delle tante difficoltà che oggi hanno i giovani. Ma dopo pochi minuti siamo stati interrotti da alcuni ragazzi che con veemenza hanno voluto bloccare la discussione. Abbiamo provato in tutti i modi ad arrivare ad un dialogo per calmare gli animi ma è stato assolutamente impossibile. Questo ci dispiace perché per noi il dialogo è la matrice fondante per poter ragionare“.

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Il Mattino