Napoli, una bomba carta contro l'ambulanza: ferito un medico

Napoli, una bomba carta contro l'ambulanza: ferito un medico
Un petardo ad alto potenziale, una sorta di bomba carta, è stato gettato ieri mattina contro il vano aperto di una autoambulanza di soccorso che aveva appena terminato un...

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Un petardo ad alto potenziale, una sorta di bomba carta, è stato gettato ieri mattina contro il vano aperto di una autoambulanza di soccorso che aveva appena terminato un intervento (risolto) al domicilio di una paziente a Barra. Sospetta lesione del timpano per il medico a bordo del mezzo, ma ci sarebbero potute essere conseguenze ben più gravi se il grosso petardo non fosse rimbalzato sulla portiera aperta del mezzo per finire poi sull'asfalto.


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IL RACCONTO
«Stavamo risalendo a bordo - racconta il camice bianco che si riserva di presentare formale denuncia contro ignoti - quando qualcuno che non siamo riusciti a vedere ha lanciato un grosso petardo e colpito la nostra ambulanza. Il petardo è esploso a circa un metro da me e non è penetrato nel mezzo solo grazie al fatto che la portiera aperta dal lato passeggeri ci ha riparato dallo scoppio. Non siamo riusciti a vedere chi sia stato». In concomitanza con l'episodio si è sollevata una protesta popolare delle persone che si trovavano per strada in in difesa dei sanitari. «È stato uno scoppio importante aggiunge il medico domani (oggi ndr) ho una visita dall'otorino per appurare i danni all'udito. Ho sibili e acufeni da stamattina e accuso una evidente ipoacusia dal lato destro, spero di non aver riportato lesioni. Sto aspettando di fare una più approfondita valutazione clinica. Da quello potrò fare una denuncia più mirata». L'intervento dei medi era stato regolare e non c'era stata alcuna protesta rispetto ai tempi di attesa. «Una chiamata - aggiunge - in una zona difficile ma era andato tutto bene fino all'esplosione del petardo. Un sintomo di grave inciviltà che per gravità supera abbondantemente il limite di una bravata». Sono rimasti senza parole conclude il camice bianco - anche i personaggi che si vedono in giro in quartieri socialmente difficili come quelli di Ponticelli e Barra. È stato un gesto ignobile che poteva farci male sul serio. Il petardo è esploso a pochissima distanza da me. I miei colleghi del Team erano a bordo per mettere a posto le attrezzature. Ci siamo allontanati rapidamente dal luogo».

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LA VIOLENZA

È questo già il secondo episodio di violenza del 2020. Il primo poco dopo la mezzanotte al San Giovani Bosco, dove - come denuncia Nessuno tocchi Ippocrate - una dottoressa internista è stata aggredita verbalmente e fisicamente con una bottigliata in faccia, da un paziente probabilmente psichiatrico, senza un apparente motivo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino