È ancora «boom» turistico per Napoli e per le principali località turistiche della Campania in vista dei ponti del 25 aprile e del 1° maggio....
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«È un buon test, in linea con il trend degli ultimi anni, che dimostra quanto sia sempre più irrinunciabile l'appeal della nostra Campania tra attrattori culturali e naturalistici», dichiara Ingenito. «Chi viene nel nostro territorio, soprattutto se straniero tende a tornarci», aggiunge, sottolineando come «i flussi di turismo alternativo e non standardizzato come l'alloggio extralberghiero di b&b, case vacanze e affittacamere stanno determinando un'inversione di tendenza per l'uso di immobili. Riceviamo decine di chiamate al giorno e richieste di partecipazione ai nostri corsi per conoscere e valutare le opportunità economiche relative alla destinazione ad uso turistico di immobili spesso ubicati anche in zone non particolarmente turistiche. Difficile non trovare una struttura ricettiva in gran parte dei quartieri di Napoli, anche il possibile uso dei bassi del centro storico sta diventando un'opportunità economica per molte famiglie ma è alto il rischio di speculazione e di un abbassamento qualitativo dell'offerta ricettiva».
Secondo Ingenito appare ora «inderogabile una strategia operativa che consenta una verifica attenta e scrupolosa sulle prescrizioni urbanistiche e igienico sanitarie degli immobili messi a disposizione di viaggiatori che arrivano in Campania con offerte voli low cost e scelgono strutture in base a prezzi e posizioni».
L'auspicio di Abbac è «lavorare in sinergia con le istituzioni e i soggetti competenti verso una revisione delle leggi regionali esistenti e un monitoraggio più attento e scrupoloso per le locazioni turistiche, evitando anche il rischio di gentrificazione che è già un problema sociale per alcune città d'arte internazionale come Barcellona, Parigi, Berlino e Madrid e che coinvolge già città italiane come Venezia, Firenze e Roma». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino