Napoli, allarme teppisti sui bus Ctp arriva la porta blindata

Napoli, allarme teppisti sui bus Ctp arriva la porta blindata
Una cabina blindata anti-aggressioni. La Ctp, Compagnia di Trasporti Pubblici di Napoli corre ai ripari dopo i continui assalti ai conducenti da parte di teppisti e a volte anche...

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Una cabina blindata anti-aggressioni. La Ctp, Compagnia di Trasporti Pubblici di Napoli corre ai ripari dopo i continui assalti ai conducenti da parte di teppisti e a volte anche di utenti esasperati. Ieri un autobus del deposito di Arzano che fa servizio nell'area a nord di Napoli ha effettuato la sua prima corsa «blindata». A condurre il bus è stata un'autista donna. «Un enorme passo in avanti a tutela della sicurezza del nostro personale», commenta Augusto Cracco, amministratore unico della Ctp. Il prototipo è stato realizzato da una società di Melito, esperta del settore, che opera con le forze dell'ordine e l'Esercito, e che si è offerta di realizzare il progetto a costo zero. L'iter ha richiesto un po' di tempo proprio perché si tratta di una novità. A curare il collaudo della cabina è stata la Namet, partecipata che cura la manutenzione degli autobus al deposito di Arzano.



«Il primo passo è stato fatto. Ora puntiamo al reperimento di fondi per poter avviare un bando pubblico in modo da installare altre cabine anti-aggressioni sugli autobus che effettuano le tratte più rischiose», dice ancora Cracco. I percorsi su cui la Ctp intende posizionare queste cabine sono quelli su cui si muove l'M1B, che dalla stazione di Campi Flegrei attraversa tutta la Domitiana fino a giungere a Mondragone, ma anche le tratte che dall'hinterland della provincia di Napoli arrivano in città. Il nuovo dispositivo offre un'efficace protezione ai conducenti sia quando il mezzo è in marcia sia quando è in sosta ai capolinea o agli stazionamenti. La cabina è dotata di un maniglione tipo «anti-panico» che consente l'apertura a spinta solo dall'interno della cabina dell'autista, ed è dotata di vetri anti-sfondamento. Un po' come accaduto sugli aerei dopo l'11 settembre, la sicurezza dei passeggeri passa anche dalla sicurezza di chi è alla guida. Ma questa non è l'unica novità tecnologica di cui nei prossimi mesi saranno dotati i mezzi della Ctp.


«Puntiamo al telecontrollo degli autobus», spiega Cracco: «Il sistema si chiama AVM e ci sarà fornito dalla Città Metropolitana. Si conoscerà la posizione in tempo reale del mezzo e potremo scaricare i dati per eventuali manutenzioni. Inoltre, l'autista avrà un contatto diretto con la nostra centrale operativa e la possibilità di essere in contatto continuo anche con le forze dell'ordine. Il sistema potrà essere utilizzato anche attraverso una app che consentirà all'utenza di conoscere il posto esatto in cui si trova il mezzo e il tempo di attesa. Sappiamo che come Ctp siamo indietro rispetto ad altre realtà europee e intendiamo recuperare e adeguarci al mercato». In queste settimane la Compagnia di Trasporti Pubblici sta tra l'altro effettuando l'adeguamento e il ripristino delle obliteratrici presenti sui vari autobus. Si punta attraverso un ponte radio a mettere in contatto ciascuna di esse con il centro di controllo per avere dei dati sempre aggiornati sul flusso dei passeggeri. «È un primo step per contrastare il fenomeno dei portoghesi», dice ancora l'amministratore Ctp: «Un sistema che da solo non basterà, per cui puntiamo all'utilizzo degli agenti della polizia provinciale della Città Metropolitana in alcuni stazionamenti particolarmente rischiosi come a Campi Flegrei, ad esempio, da dove partono diverse nostri autobus. Vorremmo inoltre avere agenti anche su alcune tratte dell'hinterland napoletano».


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Il Mattino