Napoli, calci e pugni all'autista Anm: tre aggressioni in quattro giorni

Napoli, calci e pugni all'autista Anm: tre aggressioni in quattro giorni
Nuova aggressione a un autista dell’Anm. Questa mattina, A.G., 52 anni, è stato preso a calci e pugni dal passeggero a piazzetta Marechiaro per futili motivi....

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Nuova aggressione a un autista dell’Anm. Questa mattina, A.G., 52 anni, è stato preso a calci e pugni dal passeggero a piazzetta Marechiaro per futili motivi. L’uomo è stato portato all’ospedale Fatebenefratelli dove gli è riscontrata una ferita lacero contusa al volto con una prognosi di dieci giorni. L’aggressore è stato fermato da una pattuglia della polizia e denunciato in stato di libertà dagli agenti del commissariato di Posillipo per violenza e minaccia a incaricato di pubblico servizio e interruzione di pubblico servizio. 


Negli ultimi quattro giorni sono state tre le aggressioni subiti da chi lavora in Anm. Oltre quella di questa mattina, due donne - un venerdì e l’altra sabato - alla Funicolare Centrale sono state aggredite da passeggeri che volevano passare senza il biglietto. Entrambe sono state refertate in ospedale. Nulla di grave solo tanto spavento e una situazione insostenibile.

«È diventata una consueta e drammatica abitudine l'aggressione verbale o, come in questo caso, fisica degli operatori del trasporto pubblico locale da parte di utenti facinorosi - afferma Marco Sansone del Coordinamento Regionale Usb. Non bastano le pessime condizioni a cui gli autisti dell'Anm sono costretti per incapacità di chi dovrebbe garantire la viabilità in questa città, la quantità di aggressioni subite dal personale Anm che lavora in prima linea dall'inizio dell'anno assume proporzioni indegne di un paese civile».

«Solo per una mera casualità - continua Sansone - in questo caso l'aggressore dell’autista del C31 è stato fermato da una pattuglia della polizia che si trovava nei pressi di piazzetta Marechiaro, luogo dell'aggressione, evitando ben più gravi conseguenze. Lo diciamo inascoltati da troppo tempo - conclude Sansone - che se non si investe in prevenzione, attiva e passiva,  la sicurezza a bordo dei mezzi pubblici e nelle stazioni non potrà mai essere garantita adeguatamente».

In una nota congiunta inviata alla Azienda Napoletana Mobilità, alla Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, all'Osservatorio sul diritto di Sciopero e Prefettura di Napoli i sindacati Faisa Confail, Orsa e Usb hanno chiesto un incontro urgente per esaminare e cercare «soluzioni condivise volte a garantire ed implementare la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi e ambienti di lavoro».


«Gli avvenimenti violenti degli ultimi giorni ai danni del personale aziendale, dei mezzi e delle infrastrutture pongono seri interrogativi sull'efficacia dei protocolli finora adottati dall'azienda, sulla gestione del personale e sulla mancanza di investimenti, uomini e mezzi, a tutela dell'incolumità degli operatori», si legge ancora nella nota. «Alla luce di quanto sopra le Organizzazioni Sindacali si vedono costrette ad attivare la procedura di raffreddamento e chiede un incontro ai sensi della Legge 146/90 e sue modifiche Legge 83/2000», concludono i sindacati.
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Il Mattino