Ville da demolire, guerriglia a Napoli: dal quartiere benzina sugli agenti

Ville da demolire, guerriglia a Napoli: dal quartiere benzina sugli agenti
L'intervento scatta alle 5,30. Ben prima che sorga il sole polizia e carabinieri cinturano tutti gli accessi che portano al Parco Panorama, sul costone di via Camaldolilli,...

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L'intervento scatta alle 5,30. Ben prima che sorga il sole polizia e carabinieri cinturano tutti gli accessi che portano al Parco Panorama, sul costone di via Camaldolilli, all'Arenella. La teoria di lampeggianti blu spunta sotto gli occhi ormai gonfi e stanchi di quella ventina di residenti che - già dalle prime ore della sera di giovedì, e per tutta la notte - presidiavano la zona.


La missione era precisa: procedere allo sfratto esecutivo dei due nuclei familiari che abitavano nelle altrettante villette costruite abusivamente, in uno degli angoli che regala un panorama mozzafiato sul golfo di Napoli. All'arrivo delle divise si sono registrati momenti di altissima tensione: e anche se non si sono registrate le fibrillazioni che si verificarono due settimane fa (quando, al termine di un'estenuante giornata caratterizzata da scontri tra residenti e forze dell'ordine, si contarono una decina tra feriti e contusi), anche quella di ieri è stata una giornata che ha presentato il suo conto.
 
Quattro poliziotti contusi e medicati in ospedale, tre veicoli della Questura danneggiati, oltre ad un assurdo tentativo di lanciare benzina su un funzionario di polizia che conduceva le operazioni sul posto (il dirigente Pietropaolo Auriemma). Al termine anche quattro persone fermate (tre uomini e una donna), condotte negli uffici della Questura per essere identificate e poi denunciate con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Uno dei residenti è salito su un capannone annesso a una della villette minacciando di darsi fuoco; poco dopo ha desistito dal proposito: per lui capelli e barba bruciati e leggere ustioni al viso. Alla fine i rivoltosi hanno dovuto capitolare: ed è così cominciato lo sgombero, in attesa dell'imminente demolizione.
 
Da giorni i residenti della strada avevano organizzato vere e proprie ronde, staffette, oltre a punti di osservazione per capire quando sarebbe scattato il blitz ed opporre resistenza all'esecuzione del provvedimento della Procura Generale.

«Pensare che lo Stato non possa esercitare le proprie funzioni è un assurdo, e chi cade in questa tentazione commette un gravissimo errore». È netto il giudizio del questore di Napoli, Antonio De Iesu, su quanto accaduto ieri mattina ai Camaldolilli. «Quelli messi in atto ieri da alcuni residenti sono fatti gravi, rischiosi, inutili e doppiamente dannosi per chi li compie - continua De Iesu -. La prima volta, 18 giorni fa, non ci aspettavamo una reazione tanto ampia da parte dei residenti che solidarizzavano con i proprietari dei due edifici abusivi: scese in strada un'intera comunità per fronteggiare le forze di polizia. Fatti gravissimi. Ma abbiamo dimostrato che le sentenze si eseguono e che lo Stato, se serve, arriva anche a Natale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino