Campania: medici precari in bilico 1.200 restano senza certezze

Campania: medici precari in bilico 1.200 restano senza certezze
Precari della sanità: in Campania il processo di stabilizzazione, sebbene sia partito in quarta è rimasto a metà del guado. Dal 2015 - quando fu emanato il...

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Precari della sanità: in Campania il processo di stabilizzazione, sebbene sia partito in quarta è rimasto a metà del guado. Dal 2015 - quando fu emanato il primo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri il treno dei camici bianchi con contratti a tempo determinato è giunto al traguardo solo per gli 800 titolari di contratti a termine reclutati con procedure ad evidenza pubblica. Al palo ci sono invece altrettanti precari (comparto e dirigenza) titolari di contratti atipici e flessibili (Cococo, cocopro e partite Iva) che di proroga in proroga negli ultimi 5 anni hanno assicurato la tenuta dei Livelli di assistenza (Lea) e in alcuni casi maturato un’anzianità di servizio che supera anche i 20 anni a cui vanno aggiunti altri 400 profili subordinati anch’essi entrati senza selezione a evidenza pubblica. Per questi l’impegno del governatore De Luca era che «nessun precario andasse a casa».



Per gli atipici la Regione, a luglio di due anni fa, prevedeva un percorso a due gradini: prima la trasformazione dei contratti in lavoro subordinato a termine e poi la stabilizzazione a tempo indeterminato. In quell’anno, prima che tale percorso iniziasse, il Parlamento legiferò prevedendo, con la legge di Stabilità la possibilità che Asl e ospedali potessero indire concorsi applicando una riserva di posti fino al 50% per il personale medico, tecnico-professionale e infermieristico titolare di contratti atipici o flessibili. Il Consiglio regionale a marzo di quest’anno ha poi promulgando una legge regionale per censire la platea dei precari impegnandosi ad emanare norme per la successiva stabilizzazione. Il semaforo rosso ai manager di Asl e ospedali è invece scattato il primo marzo quando l’ufficio personale dell’assessorato alla Salute ha fatto presente che l’operatività della legge del 2015 è sospesa, in quanto «subordinata alla preventiva valutazione del Tavolo di verifica degli adempimenti del Piano di rientro e del comitato permanente per la verifica dei Lea e del Piano di fabbisogno».


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