Hanno trovato i cavi di alcune telecamere di videosorveglianza della zona recisi, gli agenti del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria che indagano sulla fuga...
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LEGGI ANCHE Napoli: pericoloso detenuto fa visita ai parenti nel campo rom di Secondigliano, il figlio piccolo finge un malore e lui evade
Due circostanze che ormai fanno ritenere che la fuga era stata organizzata nei minimi dettagli. Il padre del 38enne, inoltre, è ritenuta una persona particolarmente rispettata nell'ambito dell'etnia rom di Napoli. Nikolic, al quale erano stati concessi un permesso e una scorta, ha avuto trascorsi tumultuosi in tutte le carceri dove è stato recluso: ad Avellino si rese protagonista di una violenta rissa che coinvolse una ventina di detenuti della sua etnia e italiani. Per questa ragione venne allontanato da quell'istituto di pena. Altri episodi analoghi sono avvenuti anche nel carcere di Secondigliano e proprio per questo motivo il magistrato di sorveglianza decise di negargli i permessi «di necessità» (per esempio per visitare un parente con gravi problemi di salute) per motivi precauzionali in quanto riteneva sussistente il pericolo di fuga. A causa di un cumulo di condanne per reati tra i quali spicca il concorso in omicidio, Rade Nikolic sarebbe uscito dal carcere solo nel 2038. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino