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Il paradosso dell’assenza dei vigili nel momento di maggior bisogno, nasce dalla questione dello smaltimento dei giorni arretrati di ferie del 2022. Capita ogni anno che ciascun agente della municipale arrivi al 31 dicembre senza aver utilizzato tutti i giorni di ferie che aveva a disposizione, succede perché di volta in volta bisogna tamponare le emergenze, rinunciare alle vacanze perché ci sono eventi speciali, dire addio al riposo perché c’è necessità di coprire spazi vuoti. Del resto è stato proprio il sindaco Gaetano Manfredi, la settimana scorsa, a spiegare al ministro Mancuso che Napoli ha almeno mille agenti in meno rispetto alle reali necessità; questo significa che il lavoro, per i mille che sono in servizio attualmente, si raddoppia, e anche le ferie vanno a farsi benedire. Fino a dodici mesi fa il Comune consentiva ai dipendenti di smaltire i giorni di vacanza arretrati entro il mese di giugno dell’anno successivo. Quest’anno, invece, c’è stata una modifica. Tutto il personale del Comune può programmare i giorni arretrati entro giugno, tranne il personale della polizia municipale al quale è stato imposto l’obbligo di smaltire le ferie del 2022 entro la fine del mese di marzo. La nota sulla scadenza anticipata è arrivata a novembre, i sindacati hanno cercato di farla annullare, gli agenti hanno sperato di poter avere più tempo a disposizione. Invece la scadenza s’è avvicinata, l’Amministrazione non ha fatto passi indietro, e la maggior parte degli agenti s’è ritrovata a dover programmare, per forza, le ferie nel periodo fra febbraio e marzo. E proprio in questi giorni il Comune ha deciso di mettere in ginocchio la viabilità aprendo cantieri ovunque. «Abbiamo fatto il possibile per evitare questo caos - spiega Roberta Stella della sigla Csa che rappresenta la maggioranza dei vigili - vorremmo dare il nostro contributo in questi giorni di caos sulle strade, ma il Comune ci costringe a stare in ferie. Per quanto paradossale la situazione è questa».
In realtà, se non ci fosse stato il disastro viabilità causato dai cantieri programmati, tutti assieme, da palazzo San Giacomo, la decisione di far concentrare tutte le ferie arretrate dei vigili nei primi tre mesi del 2023, avrebbe avuto anche una giustificazione plausibile.
Alla fine dello scorso anno, in fase di programmazione del 2023, l’Amministrazione e il comando dei vigili si sono resi conto che, a partire dalla primavera, Napoli sarebbe stata travolta dagli eventi. La Pasqua a inizio aprile con il prevedibile assalto dei turisti, la tappa del Giro d’Italia, il «Maggio dei monumenti», poi s’è aggiunta l’ipotesi di festa cittadina collegata ai possibili successi sportivi: non sarebbe stato possibile affrontare quei giorni con troppi vigili in ferie, meglio anticipare tutto il piano di smaltimento. Poi, però, la stessa Amministrazione è stata in grado di generare la «tempesta perfetta» sulla viabilità: ha piazzato una decina di colpi letali alla circolazione automobilistica proprio nei giorni in cui ha preteso di concentrare le ferie in massa dei vigili. I risultati della tempesta perfetta li sperimentano ogni giorno gli automobilisti.
Il Mattino