Napoli «capitale» del diabete «Trascurata l'importanza specialista»

Napoli «capitale» del diabete «Trascurata l'importanza specialista»
Napoli capitale del diabete in Italia per 4 giorni: in occasione del XXI Congresso Nazionale dell’Associazione Medici Diabetologi, specialisti, esperti del settore e...

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Napoli capitale del diabete in Italia per 4 giorni: in occasione del XXI Congresso Nazionale dell’Associazione Medici Diabetologi, specialisti, esperti del settore e Istituzioni hanno fatto il punto sulle criticità e le azioni da mettere in atto per contribuire a un cambio di mindset nella gestione delle cronicità. Il diabete quale patologia cronica “per eccellenza” presenta le caratteristiche di una vera pandemia, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità la identifica come terza emergenza sanitaria mondiale.



Solo in Italia si contano 4 milioni di malati di diabete, di questi 400mila solo in Campania dove la prevalenza di diabetici è del 6,7% a fronte di una media nazionale del 5,4. “Il sistema sanitario deve tener conto della gestione delle patologie croniche, diabete in primis, che hanno un forte impatto sui conti della sanità. Se da un lato il Piano nazionale delle cronicità ha ben delineato il processo di cura, i Livelli Essenziali di Assistenza trascurano l’importanza di competenze organizzative e assistenziali proprie del diabetologo, ma che sono necessarie per rispondere in modo appropriato al bisogno di salute del paziente” afferma Nicoletta Musacchio, presidente AMD.


“In tal senso l’Associazione ha definito quella che è la best practice diabetologica, che identifica prestazioni e relativi outcome clinici e che si concretizza nel Core Competence Curriculum del diabetologo: uno strumento in grado di favorire l’attuazione di un modello assistenziale integrato in ambito diabetologico in un’ottica di efficientamento delle prestazioni e di appropriatezza prescrittiva e, in prospettiva, di supportare le Istituzioni preposte nella definizione di nuovi modelli assistenziali per i pazienti cronici, oggi disegnati a livello nazionale ma che richiederanno una riformulazione a livello di ciascuna regione”.
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Il Mattino