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Un detenuto dell'Istituto penale minorile di Nisida ha dato fuoco alla propria cella utilizzando il materasso, i vestiti e lo stendino in plastica. Il fumo ha avvolto l'intero reparto detentivo: gli agenti, utilizzando anche le maschere antigas, sono riusciti a portare fuori tutti i detenuti e a domare le fiamme. Tre di loro sono rimasti intossicati e sono stati visitati in ospedale, con prognosi di sette giorni.
A riferire l'episodio è Sabatino De Rosa, esponente campano del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe). Sul posto sono poi intervenuti i vigili del fuoco che hanno dichiarato l'inagibilità del reparto coinvolto dall'incendio.
Il Sappe esprime solidarietà agli agenti intossicati e plauso al personale in servizio, ricordando che l'Ipm di Nisida «ospita circa 20 detenuti di origini straniere, su un totale di circa 55, quasi tutti con problemi psichiatrici, ed è proprio la gestione di questo tipo di utenza che sta creando serie problematiche».
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