Il tintinnare e i colpi sordi si sentono tre volte al giorno dai padiglioni, è il rumore di pentole, posate e oggetti metallici che vengono sbattuti contro le sbarre....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Alla protesta ha aderito circa il 50% dei detenuti e una parte ha rifiutato il vitto e provveduto autonomamente ai pasti spiega Antonio Fullone, direttore del carcere di Poggioreale - La natura è pacifica: chiedono l'attuazione della riforma ma c'è da dire che in questo periodo si soffre sia per l'estate molto calda, sia perché il numero di detenuti è ripreso a salire dopo un periodo in cui il problema era più contenuto». Dei 2.100 carcerati di Poggioreale, soltanto 400 sono quelli che hanno una condanna definitiva, e tra loro ci sono anche 150 persone che, con una pena superiore a 5 anni, dovrebbero essere in una casa di reclusione e non in una casa circondariale quale è Poggioreale ma che restano nel penitenziario per esigenze legate alla tipologia di detenuto e al supporto sanitario necessario. Dei circa 1.700 restanti, 1.300 sono quelli già condannati e in attesa del terzo grado di giudizio o con posizione mista, ovvero condannati e con più procedimenti a carico, e 400, infine, sono i detenuti raggiunti da custodia cautelare ma ancora in attesa di processo.
Continua a leggere sul Mattino Digital Leggi l'articolo completo su
Il Mattino