Napoli, video virale su TikTok dal carcere di Poggioreale: ​«Esaltazione della camorra, punite i responsabili»

Napoli, video virale su TikTok dal carcere di Poggioreale: «Esaltazione della camorra, punite i responsabili»
«Pure 'e ffamiglie aspettano sta libertà, nuje amma turnà...». Sorrisi, saluti, segni di vittoria. Un video virale su TikTok, interpretato...

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«Pure 'e ffamiglie aspettano sta libertà, nuje amma turnà...». Sorrisi, saluti, segni di vittoria. Un video virale su TikTok, interpretato sulla base di una canzone neomelodica, protagonisti due detenuti del carcere di Poggioreale. Potrebbe non esserci nulla di illecito, una goliardata dedicata ai parenti attraverso le videochiamate concesse ai reclusi (e ancora più frequenti oggi, in tempi di Covid). Ma se quelle immagini dovessero capitare sotto gli occhi di chi, da uno di questi detenuti, ha subito magari un'aggressione? E se attraverso lo show dovesse transitare un messaggio "cifrato"? E, ancora, è giusto utilizzare i mezzi riservati al colloquio con la famiglia - dovuto e garantito - per fini diversi? 

L'episodio è stato denunciato dal segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria – S.PP. – Aldo Di Giacomo, che chiede una rigorosa indagine dell’Amministrazione Penitenziaria sulla vicenda per individuare le responsabilità di chiunque abbia consentito la «video sceneggiata». «È sconcertante vedere questi detenuti che esaltano la camorra, si esibiscono in una sceneggiata, inneggiando alla libertà per i camorristi, realizzata attraverso la videochiamata concessa dalla direzione del carcere per un colloquio con i familiari e diventata invece l'ennesima prova che in carcere è possibile fare di tutto e di più». 

«Mettiamoci semplicemente nei panni di chi ha subito violenza, rapina o persino un familiare ucciso che assiste all’indecoroso spettacolo - prosegue Di Giacomo - dopo gli impegni solenni del presidente Draghi e del ministro Cartabia, è ora che ci si occupi seriamente dei problemi del sistema penitenziario senza illudersi che sfollando le celle, tutto si risolva di colpo. L'episodio è già all'attenzione delle autorità competenti. Il carcere e la sezione che ospita i due detenuti sono chiaramente riconoscibili nel video, così come i volti dei protagonisti. Il problema riguarda anche chi avrebbe dovuto vigilare sul corretto uso dei mezzi di comunicazione: se qualche agente penitenziario non ha svolto i suoi compiti, si dovranno prendere provvedimenti nei suoi confronti».

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Il Mattino