Napoli, ecco il Carnevale del centro storico

. La pioggia non è riuscita a fermare un mare di persone

Continua il Carnevale a Napoli. Dopo aver fatto tappa, tra le altre, a Materdei, a Capodimonte, a Scampia e a Pianura, la festa si è spostata nel Centro Storico....

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Continua il Carnevale a Napoli. Dopo aver fatto tappa, tra le altre, a Materdei, a Capodimonte, a Scampia e a Pianura, la festa si è spostata nel Centro Storico. “Santa Fede Liberata”, nome che racchiude più realtà con base in via san Giovanni Maggiore Pignatelli, ha organizzato il carnevale sociale “C’è fuoco e fuoco”.

La partenza, prevista per le ore 15, è avvenuta poco dopo. La pioggia non è riuscita a fermare il mare di persone. Il grande corteo composto da migliaia tra bambini, giovani, meno giovani e famiglie è partito da Santa Fede Liberata in via san Giovanni Maggiore Pignatelli. Il percorso scelto ha visto sfilare i tanti per largo Banchi nuovi, via s. Chiara, via s. Sebastiano, una parte di via dei Tribunali, via Nilo, via Benedetto Croce, via Domenico Capitelli, via Toledo, piazza Carità e salita Trinità.

Tutto si è concluso in piazza del Gesù, con lo “Stop e fuoco”. Nella pizza, dopo essersi fermati, gli organizzatori hanno dato fuoco al feticcio del carnevale, “Vicienzo”. Con la sua morte, e ancora di più con la sua rinascita, il manichino è simbolo della speranza che torna, anche nei momenti più bui.

E la speranza è stata al centro del corteo. Tutti i partecipanti hanno voluto gridare a gran voce la loro fiducia nel futuro, un futuro di speranza, fatto di giustizia e senza guerra. Un futuro di pace. «Qui tutti ballano felici e soprattutto in pace», dice Michela, una giovane studentessa qui oggi per festeggiare. Un corteo che ha invaso le strade della città riuscendo a fermare tutto e tutti.

«Ho partecipato a questo carnevale sociale itinerante in tutti i quartieri. – dichiara Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli – Mi devo complimentare con la rete di associazioni, con le reti civiche, con i cittadini e le cittadine perché hanno fatto un lavoro straordinario. Per l’inclusione, per la pace contro le guerre. È la Napoli che ho conosciuto in questi anni e per la quale ho lavorato molto. Sono fiero di questa Napoli».

«Il carnevale è il bene che viene auspicato anche attraverso la trasformazione. – commenta Angelo, uno dei coordinatori del carnevale a Napoli – Nel carnevale c’è posto per tutti. L’importante è festeggiarlo, ognuno come vuole. È importante il sentimento della libertà».

Questa celebrazione si inserisce nel più ampio contesto dei carnevali sociali della città metropolitana di Napoli. Il corteo del centro si è poi unito in piazza Carità con i cortei provenienti da Montesanto e dai Quartieri spagnoli. A scandire il passo e il ritmo sono stati i tanti musicisti e artisti con anche le murgas argentine.

Con i carnevali di oggi si chiude l’esperienza dei carnevali sociali in città. Oltre all’evento di Santa Fede Liberata si sono tenuti anche i carnevali di Soccavo, con l’11° Corteo Carnevale Sociale, e i già ciati eventi di Montesanto, con il XIX Carnevale Sociale, e dei Quartieri spagnoli, con l’8° Carnevale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino