Napoli, case del Comune in affitto low cost: a Posillipo ​si pagano 24 euro al mese

Napoli, case del Comune in affitto low cost: a Posillipo si pagano 24 euro al mese
Nell’immenso patrimonio del Comune di Napoli ci sono 24.400 immobili ceduti in fitto. L’80% di quelle case viene locato per canoni inferiori ai cento euro, la...

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Nell’immenso patrimonio del Comune di Napoli ci sono 24.400 immobili ceduti in fitto. L’80% di quelle case viene locato per canoni inferiori ai cento euro, la maggior parte (5.202 appartamenti) prevede un canone fisso mensile che non supera i dieci euro. Il percorso nella documentazione ufficiale di Palazzo San Giacomo ha le sembianze di una immensa svendita immobiliare. 

Ovviamente si tratta, per la maggior parte, di abitazioni di edilizia popolare per le quali sono previsti prezzi calmierati, però ci sono anche caserme, uffici, scuole, alberghi. In totale ogni mese il Comune incassa (incasserebbe, se tutti pagassero) un milione e novecentomila euro. Significa che la media dell’affitto richiesto da palazzo San Giacomo per ciascun immobile è di 78 euro al mese. Ovviamente il valore è una via di mezzo fra i diecimila euro chiesti all’albergo di via Foria e i 3 euro e dieci centesimi pretesi dall’inquilino di viale della Resistenza a Scampia: e in mezzo a questo mare di abitazioni cedute in fitto dal Comune, ci sono tanti pezzi pregiati che sfuggono al controllo e vengono messi sul mercato a valori imprevedibilmente bassi. 

Già qualche anno fa il nostro giornale segnalò il paradosso degli appartamenti negli edifici di via Posillipo 166 e 167, ceduti in fitto a prezzi imbarazzanti. Da quei giorni qualcosa è cambiato, però resistono ancora canoni che si attestano sui 24 euro. Quando il nostro giornale lanciò la notizia dei fitti stracciati a Posillipo, l’amministrazione de Magistris rispose «è giusto che ciascuno possa avere un tetto sulla testa, e se quel tetto si trova a Posillipo e da una finestra si vede uno spicchio di mare non c’è nulla da stupirsi». Però poi sono stati cercati correttivi e in taluni casi i canoni di locazione sono stati adeguati alla zona. Così oggi si verifica il paradosso dei due appartamenti al primo piano dello stesso edificio in cui un inquilino paga 24 euro e 51 centesimi al mese, mentre il vicino ne sborsa 1.382.

L’elenco delle abitazioni è infinito, difficile da affrontare e da approfondire. Occorrono giorni e pazienza per separare le migliaia di abitazioni popolari dalle proprietà comunali che, invece, si trovano in quartieri non popolari nei quali il mercato degli affitti vola altissimo.

Bisogna essere molto attenti per pescare, fra le oltre 13mila case affittate a meno di trenta euro al mese, un appartamentino a vico Sant’Arpino a Chiaia che va via per 28 euro al mese. Nelle bacheche degli annunci immobiliari privati, per quella stessa strada il prezzo più basso che abbiamo rilevato è di 650 euro, ma con quella cifra si ottiene solo un modesto bilocale. Per rimanere in zona è possibile individuare un’altra proprietà comunale, questa volta in via Nicotera, anche questa a meno di 600 metri da piazza del Plebiscito. L’inquilino che la abita versa nelle casse di Palazzo San Giacomo 63 euro al mese. Il valore minimo di un appartamento in affitto in quella stessa strada, sul mercato dei privati, prevede prezzi non inferiori ai 1.200 euro al mese: decisamente più conveniente l’affitto richiesto dal Comune di Napoli.

Ai piedi di Castel Sant’Elmo, in cima al Vomero, c’è la settecentesca villa Giannone. Appartamenti di pregio, panorama che parte da Capri e arriva a Posillipo, un paradiso nel cuore del Vomero. In quella antica villa il Comune di Napoli cede in fitto un appartamento da 114 metri quadri con terrazza panoramica, a 896 euro al mese. Il prezzo potrebbe sembrare alto rispetto a quelli che abbiamo presentato fino ad ora, invece si tratta di un vero e proprio affare: in via Annibale Caccavello, dove si trova Villa Giannone, appartamenti senza panorama e con quadrature decisamente più ridotte, non si affittano a meno di 1.500 euro al mese.Il valore medio di una casa in locazione a via Toledo, nella parte più vicina al Plebiscito, varia fra i 1.500 e i 2.550 euro; al numero 247 di quella strada, esattamente a 120 passi da piazza Trieste e Trento, il Comune di Napoli incassa 259 euro per un appartamento al secondo piano. Anche questo è un affare.



Il Comune aveva un solo canone di fitto realmente redditizio, era quello della caserma Nino Bixio di Pizzofalcone che, secondo i documenti ufficiali, fruttava più di 40mila euro al mese. Nel 2017 l’amministrazione cittadina accettò una permuta con l’Agenzia del Demanio: avrebbe ceduto la caserma in cambio della proprietà di un edificio nelle vicinanze. Quell’edificio si trova in via Egiziaca a Pizzofalcone, al numero 35 ed è salito agli onori della cronaca nei giorni scorsi perché si tratta di un palazzo occupato da tanti abusivi, nel quale venne occupata la casa di un’anziana professoressa che si era momentaneamente allontanata. Insomma, il Comune ha ceduto un bene che fruttava 40mila euro al mese e in cambio ne ha preso uno che produce introiti (quando ne produce) per poche decine di euro al mese. Un vero colpo da maestri. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino