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Il sole di dicembre si riflette nei grattacieli e illumina i sorrisi di migliaia tra bambini, mamme, nonni e papà. Il Villaggio Natalizio del Centro direzionale, una volta arrivata la clemenza del meteo, ha accolto nei vialoni della city Est centinaia di famiglie. Laboratori didattici, fiabe, Babbo Natale, gastronomia, teatrino delle marionette e tanta musica, anche ieri, con il coro Gospel delle 12.
Ed è stata una giornata multietnica, che ha attratto non solo i napoletani, ma anche la comunità cinese (sempre più folta nelle torri del Centro direzionale), cingalesi e senegalesi. La festa è riuscita, e il successo del villaggio ad accesso gratuito, che resterà aperto fino al 20 dicembre (incluso), è la dimostrazione che questa zona è viva, che può rinascere e offrire spazi e servizi che in altri quartieri mancano. Col rilancio del Centro direzionale, insomma, a vincere sono anche l’integrazione e l’immagine di una metropoli moderna e policentrica, nell’anima e negli spazi. In più, si parcheggia con grande facilità. E a Napoli non è un dettaglio.
La folla sorride per il Natale tra i grattacieli. Decine di smartphone e tablet attivi sul tasto rec in piazza Salerno: i Blue Gospel Singers sono già in pedana, in tunica azzurra, pronti a esibirsi. I 18 stand sono all’opera, tra artigianato, salumeria e idee regalo per il 25 che si avvicina. Le giostre Intanto, sono letteralmente prese d’assalto dalle famiglie. La presidente della Municipalità 4, Maria Caniglia, sta distribuendo regali in abito rosso a decine di piccoli arrivati da case famiglia: «Abbiamo preso di tutto, a seconda delle età: libri, zaini, vestiti, bambole – racconta – Abbiamo realizzato il compito di ridare lustro al Centro direzionale, e ne siamo davvero contenti.
Santa Claus e sport. Monopattini, pattini, biciclette, Super Santos. Il Natale, nella city, si mixa con i giochi da strada per i più piccoli. Il Villaggio sta finalmente rianimando le isole intorno ai grattacieli. E quest’aria di rinascita del Centro direzionale viene confermata dagli umori dei presenti, di ogni età ed etnia. Si gioca, si scherza, si balla nella fontana al centro di piazza Salerno (che è spenta). Vanessa Horto, per esempio, è una giovane mamma colombiana, abita in piazza Ottocalli ed è arrivata con sua figlia al Centro direzionale perché alla sua piccola «piace pattinare - spiega – E visto che qui c’è tanto spazio abbiamo potuto unire la festa del Natale al suo sport preferito. Non succede in altri quartieri». «Ricordo fin da quando ero piccolo la progettazione e la realizzazione del Centro direzionale – aggiunge Cesare Gargiulo, mentre suo figlio Stefano, 5 anni, salta sui materassi colorati del Villaggio – Purtroppo, negli ultimi anni era diventata una cattedrale del deserto. Ma le cose stanno cambiando, come leggiamo anche dagli articoli e come dimostra questo allestimento. Lo skyline è apprezzabile. Speriamo che si continui così per il recupero di quest’area».
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